1. Un amore di dottoressa


    Data: 22/08/2019, Categorie: Lesbo Autore: marcosala, Fonte: Annunci69

    ... smorfia. “Direi che è un Herpes Zoster. Considerata la sua situazione di stress, probabilmente le si sono abbassate le difese immunitarie ed è riapparso il virus della varicella. Non ci sono ghiandole ingrossate, non c’è infezione ma bisogna cominciare subito il trattamento. Con l’herpes è meglio reagire subito se non vuoi avere cicatrici di pustole sulla pelle o dolori nevralgici per tutta la vita. Bene si può rivestire.” Si sedette alla scrivania, indossò un paio di occhiali di tartaruga ed iniziò a compilarmi la ricetta, a mia volta mi sedetti di fronte a lei. Ero affascinata dai suoi gesti, dalle sue mani molto curate, quindi guardò l’ora, prese il suo cellulare e fece una chiamata. “Olga? Ciao sono Clarissa, non chiudere subito per favore, ti mando una paziente con l’herpes, le ho prescritto del Valaciclovir, se puoi già prepararglielo, ciao a presto.” Chiuse la comunicazione, mi consegnò le ricetta e mi sorrise rivelando un fila di denti bianchissimi e regolari. Mi presentò la sua parcella, pagai e mi alzai. “Se vuole la accompagno, così Olga, la farmacista, la riconosce subito, un minuto e chiudo.” “Si certo, la ringrazio.” La farmacia era vicino, qualche centinaio di metri, mentre camminavamo parlavamo del più e del meno, in particolare dei posti dove potersi divertire, che io ovviamente non conoscevo, quasi tutti a Milano, poi lei mi disse: “Accidenti sono quasi le otto, le va un invito a cena per festeggiare l’ultima paziente della settimana? Sa, al sabato non ...
    ... lavoro.” “Si, perché no? Ma una cosa semplice, d’accordo?” “Perfetto!” La Olga ci stava aspettando con il Vanaciclovir ed un grande sorriso stampato su un viso rotondo. Con una chioma di riccioli neri e gli occhi azzurri esprimevano gioia di vivere. Dopo che noi fummo partite abbassò la serranda. “Bene, forse è il caso che ci si dia del tu, chiamami pure Clarissa, è il mio nome.” “Bel nome Clarissa, io mi chiamo Giulia.” “Anche Giulia è un bel nome, mi piace, è il nome di una mia zia. Ora ti porto nel mio ristorante preferito, categoria “tradizionale”, 3 stelle per la giovialità. Spero tu sia una buona forchetta, non mi sembri il tipo anoressico che mangia solo un’insalatina al giorno.” “No, io mangio come un lupo, mi mangio un porcellino tutti i giorni.” “mmm.. io preferirei una bella porcellina, ma la faccio durare un week end e anche più.” Io mi fermai, la guardai un secondo e scoppiai a ridere. Era stata molto diretta, mi piaceva la sua franchezza ed il suo humor. Le infilai il mio braccio sotto il suo e ripartimmo sottobraccio l’una all’altra, quindi osai e le chiesi: “Quindi tu sei lesbica? Ho capito bene?” “Si.. Si.. lo sono, e tu no naturalmente.” “Se tu me lo avessi chiesto solo un mese fa, ti avrei risposto che amo solo gli uomini, gli uomini veri e maschi, ora mi ha fatto stare talmente male quel figlio di puttana del mio ex che mi sento persa, sto cercando un punto di riferimento qualsiasi.” “Ah… siamo in due, anche io mi sento di far parte della schiera delle persone ...
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