1. Un amore di dottoressa


    Data: 22/08/2019, Categorie: Lesbo Autore: marcosala, Fonte: Annunci69

    ... in cerca di un punto di riferimento.” La guardai esterrefatta, no potevo crederci. “Non ci credo, te lo giuro. Sei così bella, così sicura di te.” “Sicura di me? Non è che apparenza, all’interno ho un cuore che batte, delle incertezze, delle paure e anche molte speranze.” La interruppi. “Accidenti che freddo qui, non mi sono ancora abituata al vostro clima.” “Tieni, prendi questa, io non sono freddolosa.” Così dicendo Clarissa si tolse la sua giacca di pelle e me la mise sulle spalle. Io ebbi un brivido, le sorrisi prima di appoggiarmi a lei. Lei aveva il suo viso immerso nei miei capelli sciolti, facendo scivolare il suo naso dietro al mio orecchio. “mmm.. che buon profumo che hai, lo conosco ma non ricordo il nome.” “E’ Shalimar di Guerlain, e tu? Buono anche il tuo.” “E’ Mademoiselle Coco di Chanel, l’adoro.” Mi rispose. “Se vuoi, visto che siamo quasi davanti a casa, possiamo salire a prendere una giacca.” “Se salgo con te facciamo tardi al ristorante, sarebbe un peccato, al Giapponese fanno una zuppa di verdure speziate con i gamberetti semplicemente deliziosa. Credo però che vicino a casa tua ci sia la trattoria Romagnola, lasagne, tortellini e piadine.” “Allora vada per la trattoria Romagnola, è proprio qui vicino. So dove si trova, ma non ci sono mai andata, mangiare sola al ristorante mi deprime, in compagnia è diverso.” Il mio appartamento era un monolocale appena ristrutturato, piccolo ma accogliente. Clarissa si guardò intorno e vidi che con il capo annuiva, le ...
    ... piaceva. Meno male che avevo fatto il letto e riordinato, soprattutto avevo messo in lavatrice le mie mutandine sporche del giorno prima che erano in bella vista sul comodino. Mentre stavamo uscendo dopo aver preso il mio piumino rosso JOTT lei mi disse. “Potresti toglierti il reggiseno per favore? Mi piacerebbe vedere il tuo seno libero come è.” “Va bene, se ti piace, tanto mi hai già vista nuda.” “Allora ti aiuto.” Mi girai di schiena e tolsi il vestito per la seconda volta in sua presenza, lei abilmente mi sganciò il reggiseno e, come lo ebbi appoggiato su una sedia, fece scivolare le sue mani sotto le mie ascelle e abbracciò i miei seni. Feci un grido improvviso, le sue mani erano fredde. “Ehi Clarissa, perché lo hai fatto? Sei gelata!” “Ssshh.. perché credi lo abbia fatto? Mi sono congelata per darti la giacca, ora tu mi riscaldi.” Soffocai un gemito di eccitazione, nel frattempo la porcellina aveva stretto i miei capezzoli tra l’indice ed il pollice e li stringeva, prima leggermente, poi un po’ più forte. Avevo il respiro spezzato dall’emozione, restai immobile con le spalle appoggiate al corpo del mio medico preferito. “Ti piace quando ti stringo i capezzoli?” “Mmmm… si..” Le sussurrai nella stanza silenziosa, lei aveva perfettamente capito ma mi ripeté: “Allora ti piace quando te li stringo forte?” “Si, continua, mi piace. Ahi.. mi fai male però.” “Si.. e tu vuoi che mi fermi?” Che puttanella mi sussurrava in un orecchio e mi soffiava sul collo facendomi tremare ancora ...
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