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Al roof
Data: 22/08/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: denis777
... fisico…dapprima discreto, poi sempre più evidente e ci trovammo abbracciati mentre ancora stavamo sul divano comodamente seduti. Dopo qualche minuto fu lui a sussurrarmi: “Scendiamo?” Ci dirigemmo direttamente in uno dei tre camerini del primo stanzone della dark, che aveva una sorta di poltroncina che si rivelò molto, ma molto comoda. Faceva ancora freddo - era gennaio - ma la voglia era tanta e decidemmo di spogliarci completamente. Lui non era alto … era esile, ma ben definito. Pochissimi peli, una bocca dolcissima ed un culetto sodo e liscio. Ci fu subito un’intesa notevole. Abbracciati ancora in piedi ci baciammo teneramente poi completamente nudi iniziavamo ad esplorare i nostri corpi. Dapprima con le mani poi con la lingua. Restammo nel camerino certamente molto molto tempo. Ormai eccitatissimi ci succhiammo a lungo a vicenda. Sentivo pulsare il suo membro avvolto nella mia bocca … e quando fu lui a succhiarmelo sentii un piacere intenso quasi da impazzire. Era come se il mondo si fosse fermato … se il tempo non scorresse più … come se ogni pensiero ed ogni preoccupazione si fossero dissolti nel nulla. Mi disse che voleva sentirmi dentro … si abbassò … mi tuffai su di lui e con la punta della lingua stimolai quel buchetto rugiadoso che non aspettava altro … mentre lui si toccava fremendo e gemendo sempre di più. “Prendimi” - mi disse - “ma voglio guardarti negli occhi … voglio contemplarti mentre godi”. Ci staccammo per un ...
... attimo … assunsi una posizione semisdraiata sulla poltroncina e lui si sedette su di me e mi cavalcò volgendomi lo sguardo. Quel che ne seguì fu favoloso. Mi cavalcò a lungo, a tratti lentamente, a tratti in modo irruento, mostrando tutto il suo piacere, che era pari al mio e di tanto in tanto baciandomi con intensità. Mentre lo penetravo si masturbava vogliosamente … era mio ed io ero suo in un incanto fatto di piacere e goduria… Cambiammo posizione … lo penetrai anche in modo tradizionale, ma alla fine ci ritrovammo nella posizione iniziale. Non resisteva più: mi inondò sulla pancia, dopodiché estrassi il membro, ormai pronto ad eruttare, e lui si inginocchiò avanti a me con la bocca aperta e la lingua voluttuosamente penzolante per raccoglier il nettare. Gli schizzi furono violenti e lo colpirono sul petto e in faccia e lui maliziosamente non si sottrasse … anzi volle gustare il nettare e si adagiò su di me col membro in bocca, senza perdere neppure uno goccia. Esausti ci sdraiammo alla meglio continuando a stare abbracciati. Il tempo, vero tiranno, però passava inesorabile ed era ormai ora di chiusura. Risalimmo insieme, ci lavammo abbondantemente e prima di separarci scambiammo il numero di cellulare. Anche lui era venuto al Roof con un suo amico che lo stava aspettando … mi dette un ultimo bacio tenerissimo sulla bocca e se ne andò. Il mio amico, che aveva concluso le sue cose con uguale soddisfazione mi stava aspettando e degli avventori ...