1. Paola ed alessio: l'ospitalità ricambiata.


    Data: 23/08/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: PadroneMaldestro

    ... non deve preoccuparsi, può lasciarsi toccare il seno da Alfredo ancora per un po’.
    
    Vederli mi riempie di emozione, Alfredo la palpa, è gentile ma i miei occhi vedono un uomo di 56 anni che tocca mia moglie in un vicolo del centro di Roma e non posso fare a meno di eccitarmi.
    
    Lui ha due personalità, quella del premuroso veneratore di Paola e quella del porco che ama metterglielo in bocca e farglielo arrivare in gola, con gli occhi spiritati dalla lussuria e dal piacere di usarla per i suoi istinti primordiali, in contesti come questi, l’Alfredo che piace a me è il secondo.
    
    Quasi sbava nel toccare quel seno, che ha 33 anni meno di lui, quel seno morbido e gonfio, che piace ai maschi come noi, la sua mano si fa forte, il modo di fare si abbrutisce e più passano i secondi più mi piace, è bello vedere lei iniziare ad impaurirsi, rimanere immobile davanti a quel porco che ha cambiato faccia e le sta quasi martoriando le tette.
    
    L’accosta meglio al muro, abbassa la testa e avvicina la bocca al capezzolo ormai quasi viola, la apre e lo inizia a succhiare.
    
    Lei non resiste, la sensazione è divina e chiude gli occhi, avrà anche davanti un porco di 59 anni, un bruto come direbbe lei, ma la sta anche facendo godere senza nemmeno sfiorarle la fichetta ormai immagino parecchio bagnata.
    
    Purtroppo devo rovinare la festa, vedo un auto dei vigili venire proprio nella nostra direzione, così, con calma mi avvicino e dico “Alfredo i Vigili, coprila”.
    
    Lui non esita un ...
    ... secondo, toglie la bocca, le asciuga la tetta con la mano e la ricompone, poi la guarda con un sorriso affettuosissimo e dice di andare.
    
    Paola nell’incamminarsi lo guarda e gli fa “mammamia, mi hai fatto quasi paura” poi con voce provocatoriamente ingenua gli dice: “ma che intenzioni hai birbone?....sarai mica venuto a Roma per toccarmi dove e come vuoi…..io sono una cucciola, mi devi trattare bene!”
    
    La cosa, ha eccitato me, immagino lui che davanti alla Piccola dolce Paola, maliziosa e birichina
    
    come solo lei sa esserlo, tira fuori tutto il suo essere animale.
    
    Proseguiamo la nostra passeggiata, ma decidiamo di prendere un minibus, quelli elettrici che passano per il Corso. Ci sono tre posti liberi in fondo, due attaccati e uno singolo, di fronte. Alfredo sempre gentile mi offre il posto vicino a Paola, ma questa volta a dirgli di sedersi nel posto doppio è proprio lei. La cosa lo lusinga e si siede immediatamente poggiandole senza perdere tempo una mano sulla coscia.
    
    Passiamo davanti alle vetrine più belle del centro e le guardiamo commentando i capi e gli oggetti, tutto mentre, con una naturalezza estasiante, la mano di Alfredo carezza le cosce di Paola arrivando fino alle mutandine. Lo spettacolo mi distrae, ma non voglio dare nell’occhio, ho paura che la mia insistenza nel guardare possa mettere a disagio Paola che gli lascia tranquillamente via libera, come se fosse normale farsi mettere le mani sotto la gonna da un amico del marito piuttosto che dal marito ...
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