1. La bibliotecaria e il soldato


    Data: 28/08/2019, Categorie: pulp, Autore: Tibet

    ... lavoro ben fatto? Inimitabile. Lui è un numero uno. Il numero UNO. Fra i tanti ricordi? Quale rivive più spesso? Le esecuzioni. Le uccisioni. Una? L'esecuzione del generale Sdewko, criminale di guerra. Tre giorni di attesa vicino al campo base del suo quartier generale, nascosto sotto un telone mimetico, in una fossa scavata nella pineta sovrastante, il telone ricoperto di foglie, invisibile, lui che non esce neanche per pisciare che usa per quello le bottiglie vuote di plastica. L'arrivo di Sdewko, la sua immagine nel mirino telescopico dell'H&K e poi? Vedere la sua testa esplodere colpita dal proiettile ad anima cava. L'orgasmo assoluto! Un colpo perfetto. Il suo capolavoro. Lui, il Migliore! Lui, il Dio della Morte. Lui, Thànatos. Da oltre un chilometro! Colpo da record! Poi... altri giorni nascosto sotto il telo, con i serbi bosniaci che giravano come formiche impazzite. Poi quando sente le ricerche cessare si dilegua nella notte. Gli anni più belli della sua vita quelli passati in Serbia, Bosnia, Montenegro, Macedonia, nell'inferno della guerra balcanica. E ...
    ... quante altre esecuzioni, ideate e realizzate individualmente di criminali responsabili di efferatezze mostruose? Uccidere quel maggiore olandese dei caschi blu che aveva permesso il massacro di Srebrenica? Un porco che andava con i criminali a violentare le donne musulmane! Che piacere farlo morire fra i tormenti! Il coltello che scavava a cercare i punti più dolorosi del suo corpo! Sentirlo urlare e continuare nel farlo soffrire! Levargli gli occhi con la punta del pugnale, sentirlo chiedere pietà. Guardare la sua agonia. Uccidere è godimento! Riusciva a controllare il suo istinto di giustiziere? Si, grazie al suo addestramento poteva tornare subito freddo e meticoloso. Mai aveva più provato il piacere di uccidere come verso quei miserabili di assassini dalla testa rasata dei Cetnik, il piacere di preparar loro trappole esplosive sui sentieri, tipo quelle Viet Cong e immaginarli poi sanguinanti e morenti, dilaniati e con le membra amputate. Poi... poi, rivive cose più recenti, altri episodi e l'ultimo, quella maledetta esplosione. Il bruciore immane... il dolore! 
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