Nella sala di sandro 4
Data: 28/08/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Megaciccio
Restai lì ad ascoltare a bocca aperta la storia di Sandro. Sbigottito e curioso "mi stai prendendo in giro!" dissi.
"No, ti giuro che è tutto vero!!! Puoi anche chiedere a Davide. Porco e disinibito com'è non si farà certo remore a raccontarti tutto. E poi posso mostrarti le prove di quanto è successo dopo, perché la storia non finisce certo così...."
Tornato a casa mi spalmati subito un bel po' di crema sul mio povero ano che sentivo tutto dilatato e infiammato. Mi ero già sfiorato in certe zone in passato, per capire cosa si provava, ma quella volta, con le porte spalancate, mi spinsi ben oltre l'orifizio aiutato dal lavoro da poco completato da Davide e dall'idratante che offriva una buona lubrificazione. Scoprii che mi piaceva esplorare quel pertugio che ora stuzzico regolarmente e il mio cazzo me ne dava conferma irrigidendosi velocemente. Ripetei l'operazione la sera prima di andare a letto e il giorno successivo appena alzato e a metà mattinata, con la paura e la speranza che Davide tenesse fede a quanto dichiarato il giorno prima. Non riuscii a studiare quasi per nulla, bloccato dal pensiero di quello che sarebbe successo, con le budella che si contorcevano dallo spasimo e dalla voglia. Ero tutto un fremito: volevo provare a prendere un vero cazzo nel culo, ma il calibro di quel siluro mi metteva in agitazione.
Poco prima di pranzo suonarono alla porta, era Davide. Mi aspettavo che entrasse irrompendo nell'appartamento ma restò sull'uscio .
"Ti ...
... aspettavo più tardi" gli dissi.
"Sì, infatti vengo dopo, ora ho da fare. Sono passato solo per portarti questo. Tu non ci avrai certamente pensato." E mi porse una pompetta piena di liquido "usalo prima del nostro appuntamento: odio sporcarmi di merda" e se ne andò, lasciandomi come un ebete con un clistere in mano.
Rientrai a casa, non sapendo se ridere o fuggire, e organizzai il resto della giornata facendo anche quanto mi era stato appena chiesto.
Arrivata l'ora fissata bussarono alla porta e questa volta Davide entrò, senza neanche aspettare di essere invitato.
Portava una busta con sé, annodata per essere certo che non si aprisse e mi disse "sei ancora vestito? Dai, spogliati che non ho tutto il giorno."
Lo guidai verso la mia camera ma, mentre si liberava dei vestiti disse " no, mettiamoci in sala, mi piace di più. Prendi solo dei fazzoletti o un asciugamano, ci serviranno"
Anche in questo dovetti accontentarlo.
Quando tornai nella sala era già nudo, in piedi mentre si menava il cazzo con una mano, mentre con l'altra si accarezzava le palle.
Era bellissimo: i capelli neri corti e crespi, leggermente brizzolati sui lati, la barba incolta che gli disegnava le labbra, il pelo che lo ricopriva folto dal petto in giù, tranne sul pube dove lo teneva più curato, certamente per aiutarlo nei suoi hobby, mettendo in risalto cazzo e coglioni. La pancetta appena accennata, che mi piace tanto in un uomo della sua età, le gambe forti e muscolose. Era il prototipo ...