1. Nella sala di sandro 4


    Data: 28/08/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Megaciccio

    ... secondi ricominciò a spingere ancora più forte. Il dolore aumentava. Io mi ero irrigidito e non riuscivo a rilassare un bel niente.
    
    "Ti prego toglilo, toglilo subito, mi fa male!!!"
    
    "Io non tolgo proprio un cazzo. Voglio scopare e adesso ti inculo." Disse quasi urlando "e smettila di fare la donnicciola! !!! Che vuoi che sia un po' di fava in culo!!! Sai a quanti l'ho già messo?? Basta a fare storie"
    
    Davide stava perdendo la pazienza, ma io stavo soffrendo troppo. Cercai di divincolarmi e finalmente il suo enorme pisello uscì dal mio ano, dandomi un po' di sollievo.
    
    La mia mossa però fece spazientire definitivamente Davide e pensai che per me fosse finita.
    
    "Adesso basta!!" Disse urlando "abbiamo deciso che oggi ti avrei messo il cazzo nel culo e ora ti fai inculare, capito!!!!"
    
    Aveva perso la ragione, il viso panazzo.
    
    Con un rapido gesto mi passo il suo braccio muscoloso sotto la pancia e mi sollevò in aria, roteandomi come fossi un bambino di un anno e appoggiandomi sulla sua spalla, mentre con l' altra mano afferrò il lubrificante. Si girò e mi sbattè sul tavolo a pancia in sotto, con l'enorme palmo della sua mano che faceva forza sui miei lombari, un po' per tenermi bloccato e un po' per costringermi a sollevare il sedere e mettere in mostra il mio buco dolorante.
    
    Stappò con i denti il tubo del lubrificante, ne versò abbondantemente tra le mie chiappe, un po' a caso, e poi tornò a puntare il suo cannone verso il mio retto.
    
    Io ero ...
    ... spaventatissimo. Iniziavo veramente e temere che non sarei uscito vivo da quella situazione. Lo pregavo, lo imploravo di smetterla, di non farmi male, che avremmo trovato un'altra soluzione "dai Davide, non è un problema, te lo prendo in bocca, ti faccio sborrare nella mia gola e lo ingoio tutto giuro, ma non farmi male!!!"
    
    Davide non mi ascoltava più. Proseguiva per il suo obiettivo senza badare ad altro. Poggiò nuovamente la cappella sul mio buchetto e spinse. Nuovamente il dolore lancinante mi mozzò il fiato, poi inizia ad urlare.
    
    Davide si fece su di me e si sdraio sul mio corpo con la sua mole mastodontica, molto più imponente della mia e, mentre continuava a spingere il cazzo dentro me, mi afferrò la testa con una mano e mi tapó la bocca con l'altra.
    
    Ormai ero suo, non c'era nulla che potessi fare. Era troppo grosso perché potessi liberarmi, e la sua verga continuava a spingere più profondamente nel mio intestino.
    
    Ad un certo punto, non so se grazie al lubrificante o al mio ano che veniva sfondato, sentii la cappella calda di Davide che mi deflorava completamente. Il mio anello di carne aprirsi sotto la pressione incessante delle spinte del suo bacino e far passare centimetro dopo centimetro quel cazzo infinito, fino a quando non sentii le sue palle sbattere contro le mie. Come si rese conto di aver raggiunto il suo obiettivo, Davide iniziò a scoparmi violentemente. Sentivo il cazzo uscire ed entrare ripetutamente e violentemente trafigendomi tutti gli sfinteri contro cui ...
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