Matilde 03-02 - il sesso con giovanni
Data: 28/08/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Alex46
... gelato. Ma non siamo convinti, stiamo solo giocando, perché in realtà aspettiamo che Debra riprenda il suo racconto, se non altro anche per sapere che fine ha fatto Giovanni.
Lei si pianta in piedi davanti a noi e, con una mano tra le gambe nude, riprende.
«Dopo quella sera di grande sesso, Giovanni non si fa vivo per un po’. Il ragazzo è forse un po’ misterioso, un po’ troppo. Ancora adesso non so chi sia, non so neppure se è sposato o cose del genere.
Con Roberto le cose proseguono un po’ stancamente, lui continua a blaterare di sposarci e avere bambini. Un giorno sono a casa e, per reazione a questi progetti che non sento miei, mi sto masturbando felice di farlo, di essere sola con me stessa.
In quel momento telefona Giovanni, proprio mentre sto per regalarmi un orgasmo con i fiocchi, un dildo piantato nella figa, alle soglie finali dell’eccitazione.
Ho una gran voglia di essere scopata da un uomo, non Roberto che davvero non sopporterei specialmente adesso, così prego Giovanni di raggiungermi subito.
Non gli dico però cosa stavo facendo, altrimenti sarebbe incominciato il sesso telefonico.
Decido di farlo impazzire e di fargli venire il cazzo durissimo. Vado in camera e mi metto una canottierina bianca aderente che fa vedere le tette senza reggiseno, poi mi metto quella gonna azzurrina, quella con lo spacco laterale altissimo che, quando ci si siede, fa vedere fino alle mutande.
Come tocco finale mi metto un maglioncino con i bottoni che copre la ...
... canottierina. Quando suona il citofono mi do un’ultima toccatina a una figa ancora in credito per prima.
Metto Giovanni seduto sul divano, siedo vicino a lui e qui comincia la mia opera, perché la gonna si apre e mi lascia con tutte le gambe scoperte; resto così per pochi secondi, poi comincio ad accavallare le gambe: Giovanni inizia ad avere qualche problema, infatti non riesce a smettere di guardarmi le cosce e io so che gli sta crescendo il cazzo duro da dio.
Ora che ha i pantaloni tutti gonfi, decido di completare il mio piano e dico: - Che caldo... ma perché mi sono messa questo maglioncino...?
Mi slaccio i bottoni e, togliendomelo, butto il petto all’infuori per fargli vedere meglio le tette. Lui comincia a toccarsi.
A questo punto io mi alzo dicendo che vado a preparare qualcosa da bere e lo lascio lì; dopo pochi secondi mi raggiunge in cucina e, non appena mi giro e lo vedo, lui si mette con il bacino all’infuori per farmi vedere la tremenda erezione che gli ho fatto venire; io mi avvicino e comincio ad accarezzarglielo facendolo gemere.
Lui mi prega di sedermi su una sedia, di accavallare le gambe e di gonfiare il petto come prima: questo lo fa arrivare sull’ orlo dell’orgasmo senza neppure toccarsi e io inizio a strusciare le tette sul suo cazzo, ancora coperto dai pantaloni.
Dopo un attimo lui non resiste più e, urlando "mi fai morireeee...", si fa una sborrata tremenda nei pantaloni.
Il nostro incontro a questo punto si dà una calmata. Io sono ...