Un trio particolare - Racconti Erotici

Un trio particolare

... minuti i due protagonisti non si erano ancora spostati dalla stessa stanza semibuia. In compenso tra un dialogo e l’altro scopavano che era un piacere, l’avevano già fatto due volte. Non si vedeva gran che, però Fabio sentiva Martina irrigidirsi imbarazzata contro la sua spalla a ogni scena di nudo. Solo grazie al tempismo delle battute di Linda, rideva e si scioglieva un po’. Erano arrivati alla terza scena di sesso quando Fabio fece scivolare la sua mano verso la coscia della ragazza. Da seduti il vestitino lasciava scoperta quasi metà coscia. Cominciò prima a muoverla leggermente sopra il vestito, per poi spingersi pian piano verso il bordo, giocarci un po’ e finalmente raggiungere la pelle nuda. Martina sembrava presa dal film, lo lasciava fare e non diceva nulla. Cominciò quindi lentamente a risalire la gamba da sotto il vestito. Questa volta Martina lo guardò, quasi preoccupata ma non disse ancora nulla, si limitò a girarsi un po’ verso di lui. Uno sguardo d’intesa con Fabio e Linda, non vista, iniziò ad accarezzare la lunga coda di Martina. Al tocco, seppur dolce, la ragazza sussultò. Non si aspettava che tutto potesse accadere così in fretta, ma non protestò, nemmeno quando Linda gli sfilò l’elastico e sentì i capelli sciolti ricaderle sulla schiena. Fabio intanto raggiunse l’inguine, pensando di scostare le mutandine e stuzzicare la fessura. Fu stupito non poco quando senti che quella barriera di stoffa non c’era. Non portava mutande. Martina, che su questo ...

... punto non aveva mai voluto accontentarlo, si era lasciata andare completamente e l’aveva fatto. Linda nel frattempo le aveva scostato i capelli e aveva preso a baciarle il collo, mentre con l’altra mano stava abbassando la spallina sinistra del vestito. Quando inserì appena un dito nella fessura di Martina, Fabio la sentì gemere. Approfittando di quell’attimo di distrazione, Linda prese la faccia della ragazza e iniziò a baciarla. Fabio si alzò e si mise a sedere sulla poltroncina di fronte per godersi lo spettacolo. Pian piano vide volar via prima il vestitino poi il reggiseno di Martina, che a sua volta aveva tolto l’abito a Linda. Questa non portava reggiseno, ma aveva le mutande. A ogni indumento che cadeva a terra, sentiva il cazzo crescere tra gambe e aveva iniziato ad accarezzarsi da sopra i pantaloni. Quando vide la faccia di Linda sparire tra le cosce di Martina non resistette, si tolse i pantaloni e iniziò a segarsi cercando di incontrare lo sguardo un po’ annebbiato della sua ragazza.Con un urlo Martina fermò Linda dopo pochi minuti. -Ah! No, basta, sennò vengo subito... –Senza attendere risposta si alzò e fece stendere Linda sul divano. Si mise sopra e prese a baciarla prima in bocca, poi delicatamente sul collo e giù a lambire i seni. Abbassandosi leggermente aveva sentito la sua fessura strusciare contro qualcosa. Non era possibile. Però ecco spiegate la voce un po’ troppo profonda, il modo di fare un po’ ambiguo. Ma no, Fabio non avrebbe mai voluto. Riprovò ad ...