MILDA,LA PROFESSORESSA SCRITTRICE-01
Data: 28/10/2017,
Categorie:
Etero
Autore: strapps, Fonte: RaccontiMilu
... chiesto. Rimase a fissarmi a lungo. Nessuna parola. Deglutii. Andava bene per lei? No? Feci per dire qualcosa,ma come se avesse intuito mi fece il segno del silenzio con il dito sulla bocca. Quindi si alzò e mi raggiunse. Mi toccò il petto magro e le braccia. Fermò la sua mano sul mio petto. Non ero un ragazzo robusto,ma avevo fatto sport agonistico da ragazzo e il mio fisico non era male,avevo buoni addominali e muscoli non pronunciati,ma presenti,veri. Mi toccò ancora le braccia,fece scivolare le sue unghie laccate di rosso su e giù. Il cazzo divenne più duro. Lo vide. Mi toccò la pancia,quindi il pene,scese alle palle,le strinse con leggerezza,con dolcezza,con fare da una che sa cosa vuole e cerca. Mi sentivo al sicuro di fronte a lei,mi piaceva mi eccitava.�Voltati!� ordino con una voce che però era un invito. Lo feci. Mi toccò la schiena,la strinse,passò le unghie anche su di essa,scese fino al culo. Vi mise le mani,lo soppesò,lo palpeggiò,con un tocco leggero ma piacevole e che operava come se non avesse fatto altro fino al giorno prima. mi infilò anche un dito nella fessura del culo,strappandomi un gemito leggero.�Vieni con me..� mi dette la sua mano e nudo mi condusse in salotto.C�erano molte foto di lei e copertine di riviste. �Sei anche famosa?��Oh, lo sono stata,qualche anno addietro..avevo scritto un libro che aveva avuto molto successo sia in Italia che in Francia..� ed indicò una cornice con la pagina culturale di un giornale francese che riportava una sua ...
... foto,più giovane,e un�intervista.�..gli altri libri però non sono andati come il primo..��Come si intitolava?��Colpe di altri..ma usavo uno pseudonimo, Rita Helli..�Dissi che il titolo mi ricordava qualcosa ma che non lo avevo letto.�Te lo presto allora..dopo..� e mi tirò a sé. Mi mise le mani attorno alla vita,mi schiacciò il suo corpo leggero e profumato di donna elegante,ricca,famosa(una volta almeno)e mi baciò con passione.La sua lingua percorreva la mia bocca,annaspava,sondava cercava la mia lingua e trovandola esplose in un bacio lungo,appassionato,vibrante.Ci baciammo a lungo,in piedi nel salotto,io nudo,lei vestita. Infilavo le mani nel suo maglione e le toccavo le tette. Non si staccava da me,mi abbracciava,teneva,ravanava di lingua nella mia bocca,vogliosa di affetto,di vita.Quando sentii la mai erezione formarsi le presi una mano e la spinsi i basso. Lei toccò il mio cazzo. Lo avvolse nelle sue mani ossute,gracili ma capaci di palpeggiarmi con cura,con esperienza.Mi staccai da lei.Sorrise.Mi teneva il cazzo.�Vieni..� sussurrò. Mi trascinò(io e il mio cazzo)verso una poltrona di pelle gialla. Si stese e si alzò la gonna. Tolse la maglia e il reggipetto. I suoi seni erano bianchi,la pelle intorno abbronzata,dolci,morbidi,indifesi. Li baciai e strinsi i capezzoli fra i denti,succhiavo e tiravo. Lei approvava. La bacia sulla bocca e mi spinsi in basso.Si era tolta le mutandine e mi stringeva con forza,come impaurita,ma anche decisa a non lasciarmi andare.Le baciai la ...