Puttana in Trasferta & Assassina a Sangue Freddo
Data: 29/10/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Patrizia V., Fonte: EroticiRacconti
... relativamente calmo ma con le pupille strette: sicuramente un altro ospite che è passato per la stanza della plvere bianca. Basta uno scambio di occhiate per capire che gli piaccio. Probabilmente è un po’ che gira i privé in cerca di una troia di suo gusto, e evidentemente l’ha trovata. Perché no? In fondo la mia copertura prevede che io sia lì apposta… Sorrido con aria professionale e sollevo i lembi dello spolverino con aria invitante, facendogli vedere che sotto non indosso altro. Lui sorride contento e si avvicina. Facciamo lingua in bocca mentre lui esplora con dita nervose la merce, poi io gli tiro fuori il coso già mezzo bazzotto e comincio a segarlo per intostarlo del tutto. Lui mi pizzica i capezzoli mentre mi succhia la saliva dalla bocca, e io mugolo di soddisfazione nel percepire il suo desiderio. Quando è bello duro, gli infilo il guanto, mi sollevo a sedere sul piano della cucina e spalanco le gambe offrendogli la fica già adeguatamente bagnata. Lui accosta la sua erezione e mi penetra lentamente, restando in piedi e tenendomi per le gambe inguainate di nylon. Emetto un lungo rantolo di piacere sentendomi riempire la vagina, poi mi dispongo per il fottisterio. Lui comincia a chiavarmi rumorosamente facendo sbattere le posate sul tavolo, e io gemo al ritmo dei suoi colpi, lasciandomi sbattere come una troia degna del suo nome sul ripiano della cucina. Sto ancora annaspando sotto i suoi colpi che qualcun altro entra in cucina. Lo guardo da sopra la spalla del ...
... mio amante, e riconosco il gorilla che ho spompinato poco prima al piano di sopra. Quello si guarda intorno, vede l’ospite intento a scoparsi una troia contro il lavabo, e passa oltre. Non lo avevo giudicato male: tutto muscoli e niente cervello, come si conviene a un bravo gorillone. Strillo un po’ più forte, simulando un orgasmo credibile, e il mio improvvisato amante se ne viene nel goldone, stringendomi forte a sé mentre si svuota le palle. Lo bacio come per ringraziarlo (sono questi piccoli dettagli che distinguono una escort di lusso da una troia da marciapiedi, oltre alll’entità della marchetta), poi scivolo dal ripiano e mi ricompongo nel mio spolverino, ravviandomi i capelli. Il mio amante improvvisato se ne va mentre mi riallaccio la cintura dello spolverino, ed entra qualcun altro. Sospiro, rassegnata ad un’altra sessione di sesso mercenario, e sussulto nel riconoscere i nuovi arrivati. Sono il Nero e la Domina, due degli amici intimi di don Pasquale. Non li avessi visti in azione probabilmente tratterrei meglio la sorpresa, ma la natura particolare dei giochi che gli ho visto praticare alimenta la mia sorpresa nel vedermeli davanti, e probabilmente è proprio la mia sorpresa a tradirmi. La mia espressione stranita attira l’attenzione della donna, la quale afferra il braccio del compagno che stava tirando dritto; il nero mi guarda e leggo nel suo sguardo che mi ha riconosciuta. Questi non sono due imbecilli, accidenti: sono nei guai. Devono essere abituati a lavorare ...