Era una notte strana!!!
Data: 08/09/2019,
Categorie:
Etero
Autore: vytti
... all’auto e quando ho aperto la porta dalla parte del conducente e sono entrato, lei
è entrata dalla porta del passeggero.
“OK, ma cosa succederà alla mia macchina?”
Ha domandato, quando si è seduta.
E’ rabbrividita leggermente per il freddo e vedendo ciò ho aperto il riscaldamento.
“Beh, potrei portarla ad un garage domani mattina, e così potranno venirla a prelevare e portare
via.”
Ho risposto.
“Lo farebbe?”
Ha detto un po’ sorpresa.
“Sicuro, perché no?”
Ho risposto semplicemente.
“Dio, com’è gentile, le pagherò il disturbo se vuole.”
E dicendo questo mi ha sorriso.
“No, no. Non voglio soldi, veramente non è un disturbo,” ho detto, cercando di sembrare un
gentleman.
Mi ha dato una certa occhiata, che sembrava voler dire, ‘Chi ha parlato di soldi’ e quindi si è girata
sul sedile per guardare la strada.
“Okay, mille grazie.”
Ho accennato col capo, mentre portavo la macchina di nuovo sulla strada.
L’ho osservata mentre guardava fuori dal finestrino, aveva spinto indietro con le dita i capelli e i
vestiti gli aderivano alla pelle.
Aveva le braccia incrociate davanti al torace come se stesse cercando di scaldarsi.
“Mi chiamo Luca,” le ho detto, rompendo il silenzio che c’era tra noi.
Si è girata verso di me ed ha sorriso,
“Sono Daniela” ha fatto una pausa un momento, come per decidere qualche cosa.
“Cosa stavi facendo stasera per tornare a casa a quest’ora?”
Le ho spiegato che ero stato da amici ...
... dove c’era stata una piccola festa ed essendomi annoiato
avevo deciso di tornare a casa.
“E’ stata la mia fortuna che tu l ‘abbia fatto,” ha sogghignato.
“La fortuna è stata anche mia,” ho detto senza pensarci.
“Oh? Cosa te lo fa pensare?”
Ha detto con uno sdegnato tono sarcastico.
“Niente, niente,” ho risposto.
L’interno della macchina si era riscaldato e ora sembrava più rilassata, si è appoggiata allo schienale
e si è stiracchiata.
“A casa tua non avresti un cambio di vestiti da darmi?”
Ha domandato con voce quasi supplichevole.
“Sono sicuro che troverò qualcosa per te,” ho risposto.
“Buono, non ne posso più di togliermi questi vestiti.”
Ha detto quasi seducentemente, come se volesse togliersi i vestiti in quel momento.
Abbiamo fatto un po’ di conversazione e ho scoperto che anche lei stava tornando a casa dopo aver
fatto visita a un amico.
Comunque viveva duecento chilometri più lontano.
Finalmente siamo entrati nel viale d’ingresso della mia casa che è una villetta di dimensioni
superiori alle mie necessità.
“E’ tuo questo posto?” Ha domandato con curiosità.
“No, davvero, sono in affitto. Non sono abbastanza ricco per possedere una casa,” ho detto
onestamente.
A queste parole ha sogghignato verso di me.
Sembrava avere circa 25 anni, cioè circa 4 anni più di me.
Ci siamo precipitati fuori dalla macchina ed abbiamo fatto una corsa fino alla porta.
Dopo averla aperta sono entrato.
Gli ho mostrato la ...