1. Il marchettaro - 1


    Data: 29/10/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... interdetto ma io mi affretto a presentarglielo. "Lui è il padrone di casa, ma non ti preoccupare, se ne va subito". Lo vedo sollevato. Appena chiusa la porta mi stringe forte e mi regala un bacio appassionato.
    
    "Mi sei mancato - mi dice - Mi manchi sempre di più" (a chi lo dice!).
    
    Prendo i fiori, ne annuso il profumo. "Grazie, sei sempre gentile".
    
    "A questi ci penso io..." e Nonno mi toglie dalle mani il mazzetto che ormai è diventato di troppo "...Li metto subito in acqua. Piacere di averla conosciuta" (il vestito classico dell'uomo lo ha messo in imbarazzo) e, con un cenno del capo, si allontana.
    
    Lo prendo per mano e lo conduco nella mia camera, chiudendo subito la porta a chiave. Altro bacio, ma questa volta più furioso di prima. Mi stringe alla vita che quasi mi spezza, poi mi solleva come un fuscello e mi butta sul letto schiacciandomi subito col suo peso.
    
    "Forse è meglio se prima ci spogliamo...". Lo riporto alla realtà. "...Altrimenti ti sciatterai tutto".
    
    Gli slaccio la cravatta ma poi prosegue da solo. Cerchiamo di farlo più in fretta possibile. Ciascuno ha la sua sedia dove mettere i vestiti. Oddio che bello! Ha una muscolatura e un pelo perfetti per i mei gusti. Di pelo ne ha molto sul petto, sulle braccia, sulle gambe e anche un po' sulla schiena eppure non ha un aspetto scimmiesco ma solo molto virile. Quanto mi piace!
    
    Finisco prima di lui e mi sdraio sul letto. Adesso anche lui è nudo e mi guarda. "Quanto sei bello!" (lui a me!) e mi si ...
    ... sdraia a fianco. Mi accarezza tutto, delicatamente, con una di quelle sue grandi mani curate. Hanno le vene in rilievo e anch'esse con un po' di pelo sul taglio. Su e giù lungo il mio corpo, sulle mie cosce. Torna su fino alla guancia. Mi tiene la testa mentre mi affonda la lingua nella bocca e ci scambiamo i sapori.
    
    "Sai di cioccolato" mi dice.
    
    Sorrido. "Si ho mangiato un cioccolatino poco fa".
    
    "Buono" e sorride anche lui.
    
    Ma è il momento di fare altro. Ricambio le carezze cominciando a baciarlo e leccarlo ovunque, scendendo pian piano. Arrivo subito ai capezzoli, prima il destro. Lo mordicchio. Gli diventa subito duro. Lo lecco e lo succhio mentre sento che si sta lasciando andare al piacere. Passo all'altro non senza aver abbondantemente leccato la foresta di pelo tra le due areole. Seguo poi la linea di pelo lungo la pancia e mi soffermo sull'ombelico, riempiendolo di lingua e di saliva. Contrariamente alle aspettative, non vado dritto ma torno a solleticargli il fianco destro, bagnando anch'esso. Da li alla coscia. Mi sollevo. Mi infilo all'interno coscia (ed i suoi sospiri aumentano), allo scroto peloso e lo sollevo con la lingua (ormai boccheggia).
    
    Rimango un po' lì a respirare il suo profumo più intimo e più virile. Mi inebrio. E' il momento. Alzo lo sguardo verso l'alto e vedo il suo sguardo voglioso e, vicinissimo a me, il suo cazzo completamente rigido. Era lì, coperto di vene bluastre, con la cappella paonazza, nascente da una foresta di pelo e, dietro, ...