1. Sara, la ragazza di mio cugino - capitolo 4


    Data: 09/09/2019, Categorie: Tradimenti Autore: 36degrees, Fonte: Annunci69

    ... me.
    
    "Non mi permetterei mai" risposi io. "Non è educazione", dissi ancora.
    
    "Mettiti comodo e non ti preoccupare...sei un ospite speciale e ti devo trattare come tale...come un re", disse ancora lei sorridendo.
    
    Appoggiai i piedi sul tavolino che separava me e Sara. Lo feci soltanto perché sembrava non aspettasse altro.
    
    "Devi essere stanco dopo il viaggio in treno...tutto il tempo in piedi, povero", disse Sara slacciandomi le stringhe delle scarpe e sfilandomele. "Lascia che ti faccia un massaggio".
    
    Mi sfilò quindi le calze e cominciò a massaggiarmi delicatamente un piede.
    
    "Sei brava", le dissi guardandola negli occhi. Lo era davvero.
    
    "Già da piccolina mio papà mi chiedeva sempre di massaggiargli la schiena o i piedi...sono stata abituata bene a essere sottomessa" disse Sara.
    
    "Cosa c'entra essere sottomessa? Stai semplicemente facendo un massaggio", replicai io.
    
    "Io l'ho sempre vista come una cosa un po' umiliante", rispose Sara continuando a premere sul mio piede.
    
    "Anche se mi è capitato di fare cose di gran lunga più umilianti...", aggiunse cominciando a massaggiarmi l’altro piede.
    
    Il mio cazzo diventava sempre più duro man mano che Sara proseguiva nel massaggio.
    
    "E quale sarebbe la cosa più umiliate in assoluto che hai dovuto fare?", le chiesi.
    
    Rimase un attimo in silenzio prima di rispondere.
    
    "Magari te lo dico dopo, non è questo il momento", disse accennando una risata.
    
    "Se ritieni una cosa umiliante massaggiare i piedi ...
    ... allora perché lo stai facendo?", le chiesi.
    
    "Perché ogni tanto mi piace sentirmi così...", disse a basso tono di voce.
    
    Si alzò quindi dalla poltrona e si inginocchiò davanti a me.
    
    Portò una mano all’altezza della cintura dei miei pantaloni, la slacciò e me li abbassò lentamente; lo stesso fece con i miei boxer finché il mio cazzo eretto non sbucò davanti ai suoi dolci occhi come per magia.
    
    "Ciao...", sussurrò Sara accarezzandone la cappella.
    
    "Non mi avevi detto che oltre a saper fare i massaggi sai anche parlare con i cazzi...", le dissi io.
    
    "Non ci parlo solamente..." , disse ancora sorridendomi.
    
    "E cos'altro fai?", dissi mentre il mio uccello era al massimo dell'erezione.
    
    Sara avvicinò il viso al mio membro e ci strofinò contro il naso.
    
    Il suo respiro caldo sul mio cazzo sarebbe valso un viaggio di centinaia di chilometri, altro che di una sola ora.
    
    Immaginavo che da lì a momenti se lo sarebbe infilato in bocca, invece poco dopo inaspettatamente mi risollevò i boxer facendo sparire il mio cazzo così come era comparso.
    
    "Cosa ti andrebbe per pranzo?", disse alzandosi in piedi.
    
    "Quello che vuoi tu per me va bene", le risposi mentre, sentendomi uno stupido, cercai di risollevarmi dal divano.
    
    "Una pastasciutta ti va? Anche perché so fare solo quella e i dolci", disse ridendo.
    
    "Va benissimo", risposi io risollevandomi i pantaloni e rimettendomi calze e scarpe.
    
    "I dolci sono la cosa che mi viene meglio in assoluto...se vuoi dopo ti faccio ...