1. La Coinquilina cap. 6


    Data: 09/09/2019, Categorie: Etero Autore: Saretta

    ... lei nel periodo in cui è fuori. Ti farò risparmiare pure sulle bollette, non sei contento?” Gustavo la guardò con sufficienza per quella frase. “Per me potevi portare il cane qua….ma forse hai ragione. Dove vive?” “Qua vicino, difatti mi porto solo 4 cose, poi verrò qua per fare la lavatrice e portarmi i cambi. Non so se combaceremo in casa, ma stai tranquillo, torno presto. Non ti lascerò solo!” disse scherzando mentre con il pollice e l’indice gli pizzicava una guancia. Gustavo pensò che fino ad allora, Sara non lo aveva mai toccato. Era esibizionista, a tratti oscena eppure non aveva mai cercato di sfiorarlo. Quel gesto era tutto meno che sensuale. Eppure sentì un brivido ricorrere tutta la sua schiena. Sara si girò e si mise a piegare sul tavolino della sala quel mucchietto di vestiti che teneva disordinatamente sul braccio sinistro. Questa operazione la fece mettere di lato rispetto alla visuale di Gustavo. La canottiera e la salopette, erano totalmente inadeguate a trattenere i suoi seni liberi. Ad ogni movimento che faceva, Gustavo poteva distinguere la silhouette distesa dalla forza di gravità. Gustavo pensò che era ora di ordinare le pizze per distrarsi da quella ennesima visione provocante. Alle 20:30 in punto arrivò la pizza. Sara corse ad aprire. Era lì sulla porta che aspettava che salisse il porta pizze. Gustavo prese i soldi e si avvicinò. Una spallina di Sara era scesa pericolosamente lungo la spalla. Di profilo poteva vedere il suo seno sinistro che spuntava ...
    ... per metà, racchiuso in quella salopette un po’ ammucchiata. Il suo culo prosperoso era fasciato dal jeans. Sembrava che il suo unico scopo fosse quello di sostenere le sue lunghissime gambe ma che ne sopportasse bene il peso visto che era alto e fiero. La sua coda di cavallo la faceva sembrare ancora più alta. Il ragazzo entrò con due cartoni di pizza ancora fumanti. Si fermò un secondo a guardare Sara che gli sorrise e prese il goloso malloppo. Mentre Gustavo gli dava i soldi, vide lo sguardo del ragazzo rivolgersi verso Sara che ormai si era girata e camminava verso la cucina. Lo pagò e gli chiuse la porta in faccia. Divorarono quelle pizze in meno di dieci minuti. Sara si toccò la pancia ed emise uno sbuffo di sazietà, prese il bicchiere pieno di birra e dette un ultimo sorso. Nel farlo guardò negli occhi Gustavo. Lui ricambiò il suo sguardo. Si sentiva invadere l’anima ogni volta, come se lo spiasse dentro. Era totalmente inerme e vulnerabile. Lui, che le donne le fulminava con i suoi occhi scuri…. Prese il telefono e non ci pensò due volte. “Allora, quando ci vediamo?” Michela visualizzò il messaggio dopo 10 minuti. “Purtroppo ho beccato l’influenza ma spero di uscirne presto. Ho proprio voglia di incontrarti...” Gustavo si alzò e fece per lasciare la cucina. “Lascia pure tutto così Saretta, queste 4 posate le lavo io domattina” “No no ci mancherebbe, vai pure, finisco io”. Gustavo andò in camera sua e iniziò a conversare con Michela. Dalle poche foto che aveva visto sul ...
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