1. 126 - La porca di mamma Nadia, le gemelline, il figlio e........


    Data: 10/09/2019, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Lesbo Gay / Bisex Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... lei si mosse iniziando a danzarmi sinuosamente sopra, me lo risucchiava con la figa e poi lentamente si abbassava fino a sentire la cappella sbatterle contro l�utero. Le abbrancai le tette e me le portai prima una e poi l�altra alla bocca, succhiandole i capezzoli. Ogni volta che scendeva giù la sentivo ansimare e mugolare lungamente, mi pareva un animale ferito.Sbirciai da sopra la spalla di mamma i due giovani che stavano davanti a me e notai che i porcellini si stavano segando a vicenda. Fabrizio aveva un cazzo non troppo grande, con la cappella incappucciata che appena si intravedeva, mentre Lanfranco era veramente ben dotato, un cazzone con la grossa cappella tumescente e gonfia, arrotondata, e un fusto molto lungo e anche parecchio largo. Pur seguendo e accompagnando i movimenti di mamma, spostai lo sguardo sul divano e vidi una cosa che sinceramente non mi sarei mai aspettato di vedere. Io le mie sorelle le distinguevo molto bene e mi accorsi che in quel momento era avvenuto uno scambio di partner. Gaia e Chiara semisdraiate sul divano con la figa sul bordo dello stesso e i due fidanzati inginocchiati sul tappeto fra le loro gambe che se le stavano scopando. Il fatto importante era però che Gaia scopava con Tommaso mentre Loris si stava fottendo Chiara. Feci mettere mamma a pecorina sulla poltrona e mi piazzai dietro di lei, poi le puntai il cazzo sul buco del culo e glielo ficcai con un solo colpo fino in fondo. La troia urlò, non compresi se per il piacere o per ...
    ... il dolore, ma me ne fregai e continuai a sbatterla con forza. Qualcuno da dietro mi abbracciò sentii un pene scivolarmi fra le chiappe, non so ancora adesso perché, ma non mi ribellai, lo sentii spingere e quindi me lo gustai dentro al culo. Ero sicuro che il mio inculatore era Fabrizio, io avevo fino a poco prima il culetto vergine e di sicuro il pene di Lanfranco mi avrebbe causato un forte dolore.La mia prima volta, fu per niente dolorosa per via delle piccole dimensioni del mio sodomizzatore. Sborrai nel culo di mamma e contemporaneamente percepii i fiotti bollenti colarmi dentro le viscere.Il giovane sfilò il cazzo dal mio culo e mi diede una bella pacca, io feci altrettanto con la mamma sbattendo il cazzo gocciolandole sulle sue chiappe. La maiala rimase in quella posizione e l�amico Lanfranco fu lesto ad approfittarne, infilandole il grosso cazzo nel buco del culo già slabbrato da me. Nell�aria una serie di gemiti e di invocazioni, sospiri e parole sconce di incitamenti vari, poi gli orgasmi e le sborrate arrivarono e poco per volta tutto si acquietò e cadde inesorabilmente un colpevole silenzio.Mi sdraiai in terra, sul tappeto e rimasi, ad occhi chiusi, svuotato di forze, con le braccia aperte come Cristo in croce. Percepii l�umido calore di una bocca sulla mia cappella e aprii gli occhi, Gaia, inginocchiata fra le mie gambe aperte, e Chiara di fianco a lei mi stavano succhiando alternativamente il cazzo; che famiglia di femmine ninfomani pensai. Vidi Fabrizio che si ...
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