1. Come due perle


    Data: 10/09/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... mettere un top in gennaio lo avrebbe indossato, dato che per il suo ombelico scoperto sarebbe stata semplicemente una giornata di sole. Era attraente, bianca e rossa come una vampira bambina, lei passò accanto in quel momento, lui trattenne il fiato, però cercò di non darlo a vedere, anche se i due amici capirono e sembrarono sul punto di deriderlo all�istante:�Franco, ciao� - sorrise nella sua direzione, solo ed esclusivamente verso di lui.Lui salutò a sua volta tirando un sorriso un po� bizzarro, lei si era già voltata e stava proseguendo verso l�aula, in quanto lui era già contento così, ma accanto alla sua ninfa privata come una custode Laura già gli mostrava una volta di più, perché se uno sguardo avesse potuto uccidere lui sarebbe morto già da tempo. Simona era un�elegante ragazza, secondo alcuni affascinante quanto Giovanna, con un ordinato caschetto nero, le gambe lunghe, i seni piccoli e rotondi come delle pesche e dei jeans con la vita bassa che stringevano un sedere di tutto rispetto. Franco non riusciva però in alcun modo a sentirsi attratto né tentato da lei, quasi certamente perché quella troia non faceva che guardarlo malissimo e stroncare qualunque cosa lui accennasse o dicesse. Da quando in seconda liceo, erano finiti nella stessa classe, si erano appiccicate come delle cozze allo scoglio, e se proprio doveva scegliere Simona era la mitilo e Giovanna il faraglione. Quest�aspetto aveva compromesso intaccando crudelmente quello che si preannunciava essere un ...
    ... buon punto di partenza per la relazione con la rossa: dopotutto l�aveva seguita in quella scuola, visto che lui avrebbe voluto frequentare il liceo scientifico, perché con la scusa d�essere l�unico che conosceva in tutto l�istituto forse si sarebbero ulteriormente avvicinati. Allo squillare della campanella salutò Ignazio e si diresse in aula con Paolo, perché entrando assaporò fin nell�intimo il profumo di Giovanna, giacché emanava una nitida fragranza agrodolce di mela verde.Appoggiata allo stipite continuava a chiacchierare con Simona e con alcuni ragazzi, disinteressata agli sguardi a volte adoranti e a volte famelici che le venivano rivolti, altezzosa e annoiata come unicamente chi &egrave abituato ad attirare l�attenzione e lo trova per di più piuttosto penoso. Nondimeno era certo che lei lo guardasse inviandogli oscuri segnali invitandolo peraltro a decifrarli; onestamente non ne aveva mai avuto tempo sia perché duravano troppo poco sia perché Simona lo inceneriva con le sue occhiate da furetto contrariato e infastidito, finché un giorno nell�ora della lezione di chimica s�addormentò, in quanto venne bruscamente svegliato dal rumore d�una mano che picchiava la cattedra, e quando aprì gli occhi il suo pene era diventato duro come un sasso, tanto che avrebbe potuto sollevarci il banco. Fu piuttosto imbarazzante soprattutto perché Giovanna come se non avesse prestato attenzione ad altro, prima lo corteggiò con ammiccamenti e con risatine complici e dopo un po� gli allungò ...
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