1. Come due perle


    Data: 10/09/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... tutto ciò che m�accade?� - invocò lei con la grafia alquanto incerta, instabile e vacillante.�Io direi veramente di sì, al cento per cento, senza alcun dubbio. Io ce l�ho già bello duro, dato che vorrei mettertelo dentro, eppure mi supplichi di continuare a fare quello che stavo eseguendo con la lingua, perché muovi talmente veloce la matita che a volte mi colpisce il mento, lo fai proprio velocissima, la mandi così in fondo che entri anche con le dita, a quel punto io non ce la faccio più, dato che ti levo le mutandine, tu me lo lasci fare e ti faccio mettere con i gomiti sul banco�.�E dopo mi prendi da dietro?�.�Non lo so, sono chiaramente amareggiato e desolato, perché il sogno finisce qui�.�No, dai, allora mi prendi da dietro, &egrave vero?� - mi sollecita lei spronandomi alquanto incuriosita e infervorata, assecondandomi e caldeggiandomi in maniera degna e compiaciuta per quanto appena esposto.�Sì, certamente, prima davanti e poi da dietro� - aggiungo io animato, carico e ispirato al momento più che mai.�Dimmi una cosa, ci metti anche la matita? E� così?�.�Sì, esatto�.�In fondo?�.�Sì, molto, visto che entra benissimo Il banco però stona contro il pavimento, perché ci muoviamo molto�.�Tu entri forte, sei anche veloce? Entri tutto?�.�Sì, fino al limite�.�E ci piace?�.�Tantissimo &egrave una meraviglia�.Il suono forte, inatteso e sgradevole della campanella lo picchiò in quell�istante in testa come un martello per il ghiaccio scompaginandolo, il cervello sussultò ...
    ... traumatizzato per un po� e di riflesso lui nascose velocemente il foglio sotto quel quaderno, dal momento che cercò di reagire prima ancora di comprendere che cosa fosse successo, però nei jeans una tormentosa e vistosa erezione si rivelava comprensibilmente chiara. Giovanna s�alzò lentamente dal proprio posto, benché chiamata da Simona, lo guardò per un attimo, chiuse i libri e facendo finta di nulla uscì nel corridoio. Ancora angosciato e sconvolto lui dovette seguire Paolo. Nell�alzarsi notò perfettamente l�alone umido sulla sedia di lei e allora la sua attenzione volò immediatamente alla matita sul banco, quella matita era umida e scivolosa, lui se l�accostò al naso inalandone i profumi del sogno in maniera chiara e distinta. Appena che uscirono riferì ai suoi amici che doveva andare in bagno, dicendo loro d�aspettarli al distributore del caff&egrave per darsi un tono, perché pochi giorni dopo iniziavano le vacanze di Natale, lente, però intervallate da meravigliosi messaggi scambiati con Giovanna, messaggi immorali, sconci e spinti dove artificiosamente in maniera ingenua lei lo provocava finendo per domandargli a notte tarda dove glielo avrebbe infilato, per quante volte, per quanto, come e dove. Non si videro mai.Al ritorno in classe, quei posti vennero nuovamente scambiati e così lui finì vicino a una ragazzina cretina e sprovveduta con un diario che somigliava un po� a un mattone e un po� alla documentazione dell�anagrafe, cosicché Giovanna si ritrovò in prima fila dall�altra ...
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