1. ''zia'' Lucia


    Data: 11/09/2019, Categorie: Etero Autore: Pensieri Osceni

    ... terza volta il bacio si fece più lungo e feci poi scorrere le labbra dalla guancia fino alla sua bocca ed alle sue labbra morbide e carnose. Furono istanti incredibili, immersi in un silenzio ovattato, smisi di percepire le voci e le parole che i miei scambiavano con Peppino il marito di ''zia'' Lucia e le diedi una serie di baci, lei come imbambolata non reagì lasciando che le mie labbra si appiccicassero alle sue per poi staccarsi schioccando leggere poi iniziò anche lei a muoverle assecondando i miei baci e ci ritrovammo a tempestarci toccandoci di continuo labbra contro labbra con fare avido. Tutto a un tratto si divincolò come se si fosse destata da uno stato di trance e si coprì la bocca con la mano scrollando il capo incredula, il vederla così disorientata aumentò la mia sfrontatezza e l'eccitazione, la guardai senza mostrarmi né imbarazzato né mortificato per l'episodio poi, con i fogli stretti in grembo, uscì dalla stanza e si fermò nel salotto il tempo di frettolosi saluti con i miei e andarono via, io spuntai dall'angolo e li salutai come se niente fosse. E con la stessa disinvoltura mi presentai a casa sua il mattino seguente, dopo aver passato la notte a pensare a lei, a ''zia'' Lucia, ad immaginare la donna che mi ha cresciuto per i primi undici anni della mia vita con la sua simpatia, la sua tenerezza e dolcezza e che adesso a sessant'anni suonati io in un momento di follia desideravo più di quanto avessi mai desiderato una ragazza.Seppur fossero state ...
    ... tormentate le ore intercorse fra i due incontri - combattuto com'ero tra l'eccitazione e l'ossessione e la tensione e qualche scrupolo - quando lei aprì la porta mi bastò guardarla in faccia per spazzare via dalla mia testa ogni incertezza.''Zia'' Lucia era lì, davanti a me, e provai solo la voglia, decisa folle e oscena, di scoparla; e più ricapitolavo mentalmente tutti i suoi pregi e le sue virtù da maestra di catechismo e chi era lei e cosa era stata per me e più mi cresceva dentro la voglia di fotterla. Presi un respiro profondo, entrai e a bassa voce le confessai che la volevo più di ogni altra cosa e che non me ne fregava nulla di tutto il resto, dei nostri ruoli risalenti a trent'anni prima, dei legami affettivi a noi collegati e delle nostre età, niente di niente; volevo solo lei e volevo riappiccicare le mie labbra alle sue, lei trasalì e si portò le mani davanti alla bocca facendo qualche passo indietro, io avanzai lentamente, la presi delicatamente per le spalle, la addossai alla parete del soggiorno e tornai a baciarla come la sera prima, sentii tutta la sua rigidità poi cercò di spingere sul mio petto per allontanarmi ma io continuai sfacciato e quando avvertii un piccolo cedimento, un ammorbidirsi delle sue labbra, le ficcai la lingua in bocca e iniziai a fargliela scorrere nel palato.Non volevo fermarmi né potevo farlo, doveva cedere lei, per forza; doveva arrendersi, capitolare e accettare la mia pazzia e farsene complice e saremmo stati felici, folli e felici, in ...
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