1. La rimpatriata (1° parte)


    Data: 13/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    ... quindi quella del plug è stata un’idea sua!
    
    Tra l’altro, con quell’affare su per il culo comincio a sentire un gran calore al viso. Che strano: ora che lo guardo meglio anche Pino ha il viso rosso!
    
    “Sai, anch’io ne ho uno dentro”, mi sussurra. “È uno strumento miracoloso”, prosegue, “Se non l’avessero inventato io non potrei prendere i cazzoni grossi che mi piacciono tanto”, ridacchia.
    
    Un attimo dopo entra in camera anche un colosso di ragazzo alto quando Enrico ma molto più muscoloso: che manzo spettacolare!
    
    “Lui è Knut, il mio ragazzo”, dice Pino, presentandomelo. “Knut, questo è Giò, la troietta di cui ti ho parlato, ricordi?”. “Sì”, risponde l’energumeno, con un tono nordeuropeo.
    
    “Knut è tedesco. Ti piace?”.
    
    “Ambè! Vorrei vedere chi ha il coraggio di dire che non è un bel ragazzo!”, gli rispondo, tradendo forse una certa eccitazione. Knut mi si avvicina, si china sul mio culo e, voltandosi verso Enrico, si complimenta con lui per l’inserimento del dildo nel mio sfintere: “Ottimo lavoro, amico!”.
    
    Intanto Pino, come al solito, non perde tempo e inizia a spogliarsi. “Allora, voi due bei ragazzoni, sedetevi là sulle poltrone, ché io e Giò lesbichiamo un po’ per il piacere dei vostri occhi… e anche dei vostri cazzi!”.
    
    Quando si è levato tutto, salta in ginocchio sul letto, mi tira su di fronte a lui e comincia a baciarmi muovendo la lingua in ogni angolo del mio cavo orale. Ci strusciamo uno contro l’altro e ci accarezziamo la schiena, scendendo fino ...
    ... alle chiappe, che palpiamo energicamente. Lui allunga una mano fino al mio plug e lo spinge in dentro, scopandomi. “MMMMMMMM!!!”, mugolo io di piacere.
    
    “Visto, Knut! Te l’avevo detto che è una gran puttanella!”, dice al suo uomo, ammiccando verso di lui. Allora, per vendicarmi, faccio lo stesso: metto una mano sul tappo del suo plug e spingo tre/ quattro volte dentro il suo sfintere. “Oh, sì! Scopami, dai!”, geme. “E poi la puttana sarei io!”, lo riprendo.
    
    Continuiamo a limonare ancora un po’, poi Pino si sdraia sulla schiena e tira su le gambe, mentre io mi metto a 69 sopra di lui. Cominciamo e leccarci gli anellini, che così dilatati ci regalano delle sensazioni amplificate. La camera si riempie di mugolii. Mentre sono lì a darci dentro con la mia lingua, mi volto verso Enrico: si è sfilato i jeans e la sua bestia svetta imponente tra le sue cosce. Lui la percorre dalla base al glande in una sega lenta ed intensa. Lo ricordavo grosso e lungo, ma oggi mi sembra ancora più grande. Sarà che la mia eccitazione comincia a farsi sentire…!
    
    Knut, invece, si accarezza la patta con la mano, ma non svela ancora la sua dotazione, pur fissando con lussuria evidente me e Pino che ci diamo dentro in una lesbicata sempre più coinvolgente.
    
    Ad un tratto Pino afferra il tappo del mio plug e comincia a tirare in fuori, ma quello, incastrato nel mio sfintere, non ha intenzione di uscire. Allora il biondino, sputa sul mio buco dilatato, spalma bene la saliva e riprova ad estrarre. Uno ...
«1...3456»