1. La rimpatriata (1° parte)


    Data: 13/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    ... strappo secco e l’aggeggio si scastra. Io gemo mentre lui continua liberare il mio ano. Quando è tutto fuori, sospira di meraviglia per la mia sorprendente dilatazione, poi valuta il plug e dice: “Bene, nessuna traccia di sangue né di feci. Perfetto!”. Quindi, allunga un braccio verso Enrico e con un gesto della mano lo invita a portarsi dietro di me: “Dai, che la tua troietta è pronta!”, lo esorta. Io lancio uno sguardo infoiato al gigantone mentre lui si tira su, si leva la t-shirt e si precipita verso il bordo del letto.
    
    Enrico inizia a strusciarmi la sua enorme verga tra le chiappe e a me sembra quasi un braccio più che un cazzo. Poi punta la cappella al mio buco e con un colpo secco dei suoi mi pianta dentro quel palo spaventoso. Vengo proiettato in avanti, ma in realtà non mi muovo perché Enrico mi tiene per i fianchi. Un terremoto scuote il mio corpo: la testa mi gira come quando c’è un sisma. Lui adotta la sua solita tecnica: improvvisamente estrae tutta la mazza e stavolta vengo tirato indietro, ché quasi cado dal letto. Poi di nuovo un affondo e la mia schiena si inarca scattosa.
    
    Nel frattempo, Pino mi porta una mano al suo plug: vuole che glielo estragga. Allora cerco, per quanto sia possibile mentre vengo sbattuto dalla potenza inesauribile di Enrico, di fare esattamente come ha fatto lui un momento fa: sputo sul suo buco, lubrifico bene, tiro e l’affare viene fuori. Quindi lo estraggo tutto lentamente. Lo guardo: “Anche tu niente cacca niente sangue”, ...
    ... sospiro con un filo di voce, mentre Enrico mi estirpa il suo cazzone dal culo. Poi, Pino, allungando di nuovo il braccio, invita Knut a raggiungerci. L’energumeno è ancora completamente vestito. Quando arriva all’altra sponda del letto, di fronte a me, comincia a spogliarsi: si toglie prima la t-shirt e i suoi muscoli si mostrano prepotenti ai miei occhi curiosi. Mentre sbottona i pantaloni il mio sguardo cade alla sua patta: qualcosa di importante preme per venire fuori, ma solo quando tira giù le braghe e si rialza, rimanendo in boxer, inizio a percepire di che dotazione si può trattare. Uno tubo di carne spinge da sotto il cotone e si prolunga verso destra. Knut tira giù con un colpo secco anche i boxer e, mentre la mia bocca si spalanca lentamente, sbavando, e i miei occhi si sgranano per lo stupore, il suo cazzo grosso, ma veramente grosso, punta minaccioso al mio viso. Lui monta in ginocchio sul letto, mi afferra la testa per le orecchie e mi assesta un affondo nella mia cavità orale proprio mentre Enrico mi sta perforando il culo per l’ennesima volta.
    
    Mi sento come un maialino allo spiedo, arrossato dal calore del fuoco. Solo che in questo caso il fuoco non è sotto, ma dentro di me.
    
    Mentre vengo sbattuto come un baldracca in entrambi i miei pertugi, Knut infila due dita nel culo ancora ben dilatato di Pino e, con due dita dell’altra mano, percuote quelle che ha inserito nello sfintere del suo amante, così trasmettendo delle vibrazioni dentro gli intestini di Pino. ...
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