Ana e le sue amiche - Racconti Erotici

Ana e le sue amiche

... elegante, certo, ma non si sarebbe vestita così certamente se avesse saputo di trascorrere la serata con una ragazza che aveva 27 anni, dieci anni esatti meno di lei. Sandra invece indossava un minivestito rosa con le spalle scoperte e delle scarpe argentate e sembrava decisamente più giovane della sua età. Le sue origini baltiche non la tradivano: non aveva mai freddo. Quella sera per esempio indossava delle calze color carne lucide, ma spesso l'aveva vista uscire a gambe nude anche in giornate freddissime, cosa che per Ana sarebbe stata impossibile. Ricordò di aver sperato che le prendessero per sorelle o per colleghe e che nessuno le guardasse come amanti, altrimenti avrebbe temuto di fare la figura della milf lesbica. Sandra aveva saldato il conto ed erano uscite dal locale. L'aria era gelida ed il cappotto che Ana aveva scelto non la proteggeva troppo. L'altra l'aveva presa per mano ed insieme si erano avviate alla ricerca di un taxi nella zona vicino alla Rambla. Ondeggiarono e risero insieme, incuranti della gente che incrociarono, poi Sandra la condusse in un vicolo, la spinse contro un muro riparato dagli sguardi indiscreti della strada e protetto dalle folate di vento e la baciò in bocca. Ana ricordò quel viso ovale e quella pelle simile alla ceramica che le si avvicinarono e la sensazione che provò: desiderio. Aprì la bocca ed accolse la lingua della ragazza e le due si abbracciarono e baciarono per la loro prima volta in quell'angolo nascosto e riparato da occhi ...

... indiscreti, ma non dagli odori tipici delle viuzze di Barcelona di quella zona. Esse non badarono agli odori e nemmeno ai rumori circostanti e si baciarono per diversi minuti, senza tregua, l'una desiderosa dell'altra. Poi Sandra fece un movimento strano abbassandosi leggermente e Ana sentì la sua mano salirle sotto la gonna lungo le cosce. Sorrise tra sé e scoprì in pochi attimi che la ragazza polacca non era certo timida ed inesperta. Sandra le accarezzò il sesso attraverso il collant e gli slip e Ana sentì l'eccitazione crescere all'infinito. Non smisero di baciarsi ma Ana si lasciò andare decisamente, sciogliendosi in tutti i sensi, tra le mani della giovane. “Volevi complicarmi la vita?”, le chiese ironicamente quando con fatica riuscì ad infilare la mano dentro al suo slip sotto al collant. “No”rispose Ana”semplicemente non sapevo che saremmo arrivate a questo punto, altrimenti lo slip non lo avrei indossato”. “Quello che dovrai fare da domani in avanti”le rispose con un accento che non tradiva le sue origini baltiche. Poi riprese a baciarla. Ana ricordò la mano dell'altra e le sue dita farsi strada dentro di lei, accarezzarla lentamente ed entrare, prima una e poi due, tra le sue labbra. Ricercare il piacere dentro di lei e dentro al suo sesso, senza alcuna preoccupazione di essere scoperte. Erano nascoste e nessuno le avrebbe viste. Allargò leggermente i piedi per consentire un più ampio spazio di movimento alla amante che ne beneficiò immediatamente. Il dito medio ...