Quell'arpia di mia sorella 2
Data: 16/09/2019,
Categorie:
Etero
Autore: xNicolex
... andiamo?” ed io dalla mia stanza “arrivo mammaaaa, mi cambio i vestiti e andiamooooo” e mia madre a incalzare “ dai Nickyyy che dobbiamo stare poche ore poi potrai andare a mareeeee!” a quel dire lasciai tutto come era, il pensiero che dopo sarei andata a mare mi fece cambiare idea, anzi incoraggiava in me il fatto che forse vedere un pò di carne avrebbe fatto bene a quei vecchietti.Scendo le scale ed ecco mia madre che mi saluta con un abbraccio “ grazie cara, con tua sorella che non sta bene non sapevo come fare e mi ha detto che mi aiuterai tutta la settimana, ti voglio bene tesoro mio” quelle parole mi hanno scioccata * tutta la settimana, io mia sorella l’ammazzo * pensavo dentro di me mentre annuivo abbozzando un sorriso a mia madre. Arrivate al centro sociale sembra tutto molto silenzioso, sono le 10 del mattino e, visto il periodo estivo non sembra molto frequentato, infatti mia madre mi spiega che questo è il centro estivo e che noi eravamo lì per pulire il centro e che dovevamo aiutare tre persone a sistemarlo come si deve… “ Tre persone più noi due per tutto un centro?” già mi sentivo male che, proprio in quel momento, vedo uscire fuori dal locale centrale un uomo piuttosto alto, all’apparenza rozzo, pochi capelli e i restanti bianchi tagliati cortissimi, una canotta a costine che rivelano una rotonda pancia ascitica, un pantaloncino con enormi tasconi laterali pieni non so di cosa e un mazzo di chiavi attaccato con una catenella alla cinta, da li a poco avrei ...
... saputo che il suo nome era Luigi.“Buongiorno ragazze!” esordisce facendo arrossire mia madre ma facendo poco effetto su di me che resto in silenzio, mia madre mi presenta e vedo che l’uomo inizia ad osservarmi insistentemente, mi mette quasi in soggezione tanto da farmi abbassare lo sguardo; dopo le presentazioni, durante le quali mi trovo costretta stringergli la mano, una presa molto forte direi, tanto da farmi un po’ male, ci dice di seguirlo e noi ci accodiamo entrando nella sala del centro.Il centro è costituito da un edificio centrale nel quale vi è una sala centrale dove c’è un piccolo angolo bar, una cucina e un magazzino e due edifici laterali dove ci sono i dormitori da una parte e una palestra dall’altraNella sala noto una lunga fila di scatoloni sparsi ovunque, erano così tanti e accatastati in ordine sparso che facevi fatica a camminare e non riuscivi a vedere oltre i muri di cartone; “seguitemi” dice l’uomo che ogni volta trovava il tempo di fermarsi a guardarmi tanto da instillare in me una sensazione piacevole, la sua insistenza iniziava a divertirmi tanto da farmi fare gli occhi dolci quando i nostri sguardi si incontravano;ad un certo punto vicini ormai al banco bar lui si ferma e allarga il braccio come a lasciarci passare, prima mia madre e poi io, ma quando passo io sento la sua mano morta poggiarsi “per sbaglio” sulla mia natica destra, faccio finta di nulla, come se non me ne fossi accorta e proseguo dietro mia madre avvicinandomi al banco bar, ci da alcune ...