1. Puttana in Trasferta: Piccole Donne Crescono


    Data: 16/09/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Patrizia V.

    ... stai. Tu sì na’ poliziotta? - Sai bene chi hai chiamato, Anna. Io ho risposto, quindi sai da che parte sto. - Occhèi, occhèi. Niente polizia, ma sempre Stato è… Va bene lo stesso. Allora, stamme accuorta: Antonio mi ha tradita. Chello strunz tiene a' sua troja e nun me guarda cchiù. E’ su di giri, la tipa: di solito non parla troppo in dialetto, ma adesso faccio quasi fatica a seguirla. Insomma: adesso che ha la sua Maria tutta per sé, Antonio non ci pensa nemmeno a mettersi con la sorellina incestuosa; si è tolto la soddisfazione di farsela, e adesso chi s’è visto s’è visto. Da brava donna mediterronea, nel sentirsi respinta Anna è passata dall’amore all’odio senza soluzione di continuità, e adesso vuole solo vendicarsi. - Patrì: tu mi devi portare a Capri con la tua barca… Aggia’ parlà cu o nonno. La guardo: - Di battelli per Capri mi sembra che ce ne siano parecchi; perché la mia? - Il nonno ha dato disposizioni precise: nessuno deve portare me o Antonio a Capri, se ci tiene alla pelle. - Oh, grazie tante… Meno male che siamo amiche. - Ma no, a te non succederà niente: tu sei amica mia, mica prendi soldi… Di nuovo mi sfugge la logica, ma ormai ci sono abituata. - E una volta a Capri? - Spiegherò al nonno che Antonio mi ha violentata. - Ma non è vero… - Patrì! Ma tu da che parte stai? Ci rinuncio. Provo a fare come l’altra volta e cerco di pensare come lei: - E io, cosa ci guadagno? - Immagino che lo Stato preferisca avere me alla guida del clan Sposito, piuttosto che uno ...
    ... come Antonio… Visto che noi teniamo un accordo, no? Faccio finta di pensarci su; poi accetto. Anna s’illumina tutta: - Grazie, Patrì. Non te ne pentirai. La imbarchiamo la sera dopo allo stesso molo di Posillipo della settimana prima: è sola, anche perché se sbarcasse con i suoi uomini a Capri sarebbe una dichiarazione di guerra. Mentre così, sarà solo la nipotina disperata che va da buon nonnino… Salpiamo l’ancora e attraversiamo il Golfo sotto le stelle, fino a gettare l’ancora al largo di Sorrento. Anna è tesa come una corda di violino. Le assegnamo la cabina di Giulia e andiamo a dormire. La mattina dopo facciamo colazione e raggiungiamo Capri prima del battello del mattino, così Anna è la prima visitatrice a sbarcare al molo. Sparisce a piedi e noi restiamo ancorate a breve distanza dal molo, in attesa. Torna dopo oltre sei ore, raggiante. Ha intortato il patriarca, ed è tornata nelle sue grazie. Durante il viaggio di ritorno ci racconta di come un don Gennaro inizialmente arcigno si sia ammorbidito poco a poco ascoltando la storia di come Antonio avesse da sempre insidiato la sorellina fino ad abusare ripetutamente di lei: la sequenza di foto finite in rete a causa di una microspia sicuramente piazzata da Pasquale del budoir di Antonio per cercare di comprometterlo, aveva semplicemente messo a nudo una storia squallida che durava da anni e di cui la povera Anna aveva sempre avuto troppa vergogna di parlare. Don Gennaro si è indignato di fiero cipiglio e ha accettato in ...