1. La prima volta con bea.


    Data: 18/09/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... per potermi dire appunto che era bellissima.
    
    Quando entrò, era effettivamente raggiante. Stupenda.
    
    «Ehi, che cambiamento!» – Esclamai.
    
    «A volte mi tengo bene…» – Sorrise.
    
    Ci abbracciamo e la feci accomodare. Mantenne il suo sorriso e, francamente, non sembrava avesse passato una notte difficile. Beata gioventù…
    
    «Sono venuta a conoscere l’uomo che non ha voluto scoparmi…»
    
    «Via, Bea. – Risposi. – Neanche quel bastardo di tuo ex avrebbe approfittato di te in un momento così di prostrazione fisica e morale…»
    
    «Non so dove vivi – ribatté, – ma evidentemente non conosci gli uomini. O almeno i miei amici.»
    
    «E li chiameresti amici?»
    
    «È il motivo per cui sono venuta da te. Stanotte ho conosciuto un amico che promette bene.»
    
    «Ne sono felice.»
    
    «Se ti invito a cena accetti?»
    
    «Neanche per idea, risposi. – Ti invito io!»
    
    «Sarà difficile, perché ti invito a cena a casa mia.»
    
    «Sai anche fare da mangiare?» – Scherzai.
    
    «Credo di saper fare quasi tutto. – Rispose sorridendo. – Adesso so anche che dopo una sbronza è bene bere in succo di pomodoro…»
    
    Si alzò per andarsene e mi abbracciò con eleganza.
    
    «Sei l’unico uomo tra le cui mani ho vomitato… »
    
    Sorrisi. Per me lei invece non era la prima volta.
    
    «Credo di provare già un debole per te. – Aggiunse. – Comunque sia, da stamattina nella mia mente ci sei tu e non più quello stronzo. Meriti tutta la mia simpatia.»
    
    Quella sera mi presentai da lei alle 20, ovviamente con un mazzo di fiori. Ero ...
    ... certo che a vederli si sarebbe messa a ridere, ma invece ne rimase commossa.
    
    «Ma da dove salti fuori tu, dal passato? – Commentò prendendoli. – Se volevi fare colpo su di me, direi che ci sei riuscito…!»
    
    Li annusò e li mise in un vaso, mostrandosi davvero contenta. Poi mi accompagnò in salotto, mi fece sedere e mi parlò da amica ad amico.
    
    «Senti, la tavola è pronta, ma poiché si tratta di una cena fredda, ti faccio una proposta. Che ne dici se scopiamo adesso e poi ceniamo?»
    
    Era di una bellezza mozzafiato, ma soprattutto il suo carattere mi attizzava. Nonostante la giovane età e l’agiatezza in cui viveva, sapeva quello che voleva senza per questo essere dispotica. Insomma si presentava come una bellissima donna da possedere, forse da amare.
    
    Si girò di schiena e si abbassò la zip del vestito, scoprendo la schiena priva di reggiseno. Girandosi un attimo per vedere se la stavo guardando, mostrò la base del seno sinistro. Il giorno prima l’avevo vista nuda, ma non era niente rispetto adesso. Era come se l’attesa doverosa venisse premiata da questi particolari inebrianti.
    
    Soddisfatta dal mio interesse, lasciò cadere il vestito, restando con le sole mutandine culotte e si avviò alla camera da letto. La seguii, la raggiunsi e la abbracciai da dietro. Le presi in mano le tette, che erano più grandi di quello che sembravano, d’altronde una donna alta ha tutto il proporzione. Si lasciò stringere, lieta di piacermi. Provò a sgusciarmi dalle mani, ma fui più lesto di ...
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