1. Una donna violenta


    Data: 20/09/2019, Categorie: Anale Hardcore, Sesso di Gruppo Autore: antonio-fusco

    ... drammaticità.Fu come quando, in un incubo, l’ambiente familiare che ti circonda, all’improvviso, diventa terrorizzante e ostile. Provai paura.In pochi minuti ero piombata dalla certezza pacata della civiltà al fondo della barbarie... ecco perché ci avevo messo tanto a razionalizzare quella situazione.Mi ritrovavo a miglia e miglia da casa, in un locale malfamato, nel bel mezzo di un quartiere malavitoso di una città straniera e sconosciuta. Il top, insomma! Con me c’era un’eccellente illustratore pubblicitario milanese, abbastanza fighetto da sembrare una checca giuliva in mezzo a quella gente: già le femmine, erano più virili e violente di lui.L’adrenalina si scaricò nel mio corpo e mi donò una certa lucidità... quantomeno mi aiutò a ritornare con i piedi per terra.Non ce l’avevo con Nunzio, se non per avere sbagliato locale; ormai avevo capito che su di lui non potevo contare... era del tutto inadeguato alla situazione.L’ombra di un dubbio mi sfiorò la mente: il mio uomo, dopotutto, non era un imbecille. Ma il pericolo era così incombente, che non potevo permettermi di crogiolarmi nelle riflessioni.-Che devo fare? – chiesi, visto che, comunque, lui qualche parola biascicava di quella lingua tagliente – Dobbiamo prendere tempo... per cercare di scappare. –-Tesoro, sono le tre di notte – disse – dove credi che arriveremmo? Ascoltami, io ci sono già stato in questi posti: stai al gioco! Queste risse sono più una scaramuccia di pose, una specie di balletto ... ma non credo ...
    ... che raggiungano mai fasi violente. –-Mi aiuti molto, sai? – dissi piena di sarcasmo – Ma insomma, che cazzo vogliono? –-La grassona ti ha sfidato, adesso io provo a chiarire la cosa... ma ti prego non essere troppo preoccupata, per loro è uno spettacolo, una forma di bullismo... – Che spiegazione confortante, maledetto lui e quel locale pieno di matti.Nunzio si voltò per affrontare il gruppetto di energumeni che si era stretto intorno a noi.In fondo al locale, sul quadrato che avevo notato all’inizio della serata, la russa si era quasi spogliata, restando in mutande e reggiseno di lanetta verde, un tessuto grezzo e scambiato, probabilmente di provenienza militare.Se ne stava in quella piccola arena, ora illuminata a giorno ... il pavimento era bianco e antiscivolo, con le fughe e i bordi arrotondati.Al centro notai una grata di scolo, del tutto fuori luogo e per niente rassicurante.La donna batteva i pugni, come volesse scaldarsi: sembrava l’incredibile Hulk.I clienti del locale, si erano fatti più vicini, mettendosi a favore di quella specie di ring. Il bagno di sangue sembrava scontato.Vidi anche Nunzio che provava a spiegarsi con quella gentaglia e, poi, gli sentii alzare la voce ma questo fu un errore: venne spintonato in malo modo, verso un lato e quattro braccia robuste lo immobilizzarono, facendogli capire efficacemente di starsene buono, per evitare il peggio.Più passavano i minuti, più quella situazione diventava grottesca.Un momento dopo, toccò a me essere spinta in ...
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