1. Una donna violenta


    Data: 20/09/2019, Categorie: Anale Hardcore, Sesso di Gruppo Autore: antonio-fusco

    ... avanti, verso quella specie di buca, allora capii che non potevo sottrarmi a quella pericolosa avventura.Quando arrivai a favore delle luci, la calca prese voce e si eccitò; arrivò quella che sembrava una badante e mi disse in italiano:-Ok, vai su palco, adesso, e dimostrati forte e coraggiosa – sorrise maligna – non cagare sotto e non chiedi tu pietà ... perché a tuo fidanzato gli strappano le palle! Vuoi tu questo? – Il sorrisetto sitrasformò in una risata sguaiata. Poiché queste battute le aveva dette ad alta voce, i giovinastri lì intorno, le trovarono molto divertenti, tra l’altro erano pure mezzi ubriachi.Mentre avanzavo ancora, la biondina mi tolse di dosso la camicetta, strappando gli ultimi due bottoni sopravvissuti dopo la colluttazione.-Questa solo te impiccia. Vai ... combatti, italiana! –Un ultimo sguardo intorno: la russa grossa mi aspettava per massacrarmi e il suo sguardo diventava a ogni momento più minaccioso.Lo sconforto mi pervase ancor di più quando mi accorsi che, sulla scala d’ingresso, da dove eravamo entrati, tra gli spettatori occasionali, c’era anche una coppia di poliziotti.Certamente reduci dalla ronda notturna, si erano defilati, per farsi un sorso “a sbafo” approfittando dell’ora tarda.L’indifferenza divertita e il distacco con cui sorseggiavano le loro birre, mi fece capire che qualsiasi ribellione sarebbe stata inutile... ero prigioniera.Prima di spostarmi sotto le luci, feci un gesto, dimenticato, ma scolpito nella mia memoria giovanile: mi ...
    ... segnai con la croce ed a testa bassa scesi nel quadrato, sotto i riflettori abbaglianti.Una specie di piccolo boato provenne dalla folla che si era creata intorno all’arena; solo allora mi resi conto di quanta gente fosse in attesa, per vedermi massacrare.Mi accorsi anche che qualcuno, concitato, scommetteva dei soldi. Puntava su qualcosa che non riuscii a sentire: non potevo immaginare che puntavano i lori soldi, sull’incontro che stava per avere luogo. Al momento non lo capii.Decisi, invece, di concentrarmi attentamente, quanto meno per limitare al massimo i danni fisici.Io non sono una gran sportiva ma nemmeno un tipo sedentario, la passione per la montagna, soprattutto da ragazza, aveva plasmato il mio carattere ad accettare le sfide, a non darmi per vinta. E così decisi di vendere cara la pelle!Mi voltai verso la mia avversaria che sorrideva, cattiva: aveva tutta l’aria di godersela un mondo.La grossa ragazza mi stava di fronte, leggermente china in avanti, come una tigre pronta a balzare all’attacco.Anche lei era completamente depilata sotto le ascelle e, da quel che riuscivo a vedere, anche sul pube. La ragazza che era con lei, la cinese, si avvicinò e mi diede un elastico, facendomi capire che dovevo raccogliere i capelli.La russa aveva già i capelli fermati da una molla; questa attenzione per i peli mi lasciò perplessa.Poi la donna uscì dal tappeto, prese una pompa, e aperta la manetta, la poggiò per terra. L’acqua, come un serpentello sinuoso, si sparse sul pavimento ...
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