1. Pausa di riflessione (terza parte)


    Data: 21/09/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: suntopless

    ... Lorenzo insisteva, mi faceva notare che difficilmente mi sarebbe potuta riaccadere una situazione del genere. E soprattutto mi chiedeva se non avessi mai pensato di partecipare ad una scopata del genere.
    
    In effetti confessai ed ammisi che, anche se non pensavo a una situazione del genere da almeno vent’anni, da giovane più volte avevo desiderato e sognato che accadesse.
    
    Alla fine mi convinsi. Pensai che in questo momento della mia vita ero piuttosto libero. Mia moglie non c’era più. Simona, per quanto ci eravamo detti, non sperava molto dalla nostra storia. A quanto mi aveva detto, se la nostra storia fosse andata avanti sarebbe stata felicissima, ma al contrario se la storia per qualsiasi motivo fosse terminata, non avrebbe fatto alcuna tragedia, sarebbe stata non dico felice lo stesso, ma quantomeno indifferente.
    
    La situazione in cui mi stavo infilando sembrava indubbiamente molto intrigante ed interessante. Sfido chiunque a mettersi nei miei panni ed a rifiutare un invito del genere.
    
    Trascorse ancora qualche giorno ed arrivò il giorno prefissato. Stavo aspettando Lorenzo che mi venisse a prendere a casa. Come al solito era in ritardo. Circa mezzora. Decisi di scendere ed aspettarlo sotto casa, per affrettare i tempi. Altri cinque minuti ed arrivò. Sorridente come al solito, quando gli feci notare il ritardo mi disse di non avere fretta, tanto la serata si sarebbe svolta comunque allo stesso modo.
    
    Dovevamo ancora andare a prendere Riccardo. Dopo un po’ ...
    ... squillò il cellulare di Lorenzo: era Riccardo. Mise il vivavoce e rispose. Riccardo era un po’ in ansia perché non ci vedeva ancora arrivare. Lorenzo lo tranquillizzò, come al solito, con il suo modo gentile e deciso di fare. Ancora qualche minuto e ci trovammo davanti a Riccardo, anche lui aveva deciso di attendere sotto casa.
    
    Riccardo conosceva la villetta poco fuori città dove eravamo diretti e indicò a Lorenzo la strada da percorrere.
    
    Giungemmo a destinazione con quasi un’ora di ritardo. Citofonammo e dopo un paio di minuti rispose una voce maschile. Riccardo si annunciò e subito dopo si sentì aprire il cancelletto pedonale. Percorremmo un piccolo viottolo e giungemmo davanti la porta della villetta. Era socchiusa, spingemmo un po’ ed entrammo.
    
    A pochi metri c’era un uomo, un bell’uomo, tutto nudo che stava sorseggiando qualcosa.
    
    “Ma che fine avete fatto? Non ci speravo più arrivaste!”
    
    “Niente, un piccolo ritardo: problemi di puntualità. Non saremmo mancati per nulla al mondo oggi. A proposito, come mi avevi chiesto la scorsa volta, ho portato con me due amici fidati: Lorenzo e John.”
    
    Ci salutammo con un breve cenno della mano. Capii che quest’uomo era Giuseppe, il compagno della donna che ancora non avevo visto.
    
    “Noi, visto il ritardo, abbiamo già iniziato! Spero non vi dispiaccia. Purtroppo oggi avremmo dovuto essere nuovamente sette uomini, ma uno dei miei invitati per un piccolo malore non è potuto venire. Io raggiungo gli altri. Nel frattempo, ...