1. La baronessa zelda - capitolo 2


    Data: 22/09/2019, Categorie: Etero Autore: Koss99

    ... divertirai. – Ardea non rispose, ma non protestò, la guardia non poteva palparla senza il permesso del suo padrone, ma in fin dei conti era solo una palpata, se avesse protestato la sua padrona le avrebbe riso in faccia e le avrebbe detto: - sei una sgualdrina, ecco perché ti ha tastato. -
    
    Dal momento che entrò lì dentro Ardea non prese più infusi. Nella stanza, al primo piano, in cui avrebbe trascorso gran parte del tempo l’aspettava la sovrintendente per dettarle le regole della casa. Si chiamava Astra e lì dentro era un’autorità, dipendeva solo dal prefetto, un nobile incaricato dal Principe di seguire il collegio e che sovrintendeva solo alle decisioni più importanti, lasciando tutte le responsabilità nelle mani della sovrintendente. Era una donna superba ed arrogante, che con l’aiuto di pochi servi conduceva il collegio con grande professionalità. Era bionda ed aveva trentadue anni, i suoi occhi erano di un celeste tendente al viola, era alta ed arrogante, aveva un fisico spigoloso ed ossuto, ed era abbastanza magra, nonostante questo risultava sensuale e femminile. Indossava stivali o scarpe con il tacco alto, molto eccentrici per quella comunità, sopra una lunga veste nera indossava una leggera e comoda giacca maschile che la rendeva ancora più bizzarra agli occhi dei suoi concittadini. Ciò che la faceva apparire definitivamente stravagante era il fatto che pur essendo la figlia di uno dei più importanti burocrati della corte non si era sposata. Si diceva che si ...
    ... era innamorata di un nobile, ma che il loro matrimonio, come tutti i matrimoni tra persone di caste differenti, non era stato possibile e quindi lei delusa si era rifugiata in quel lavoro, era una delle poche donne di quella comunità che occupava un posto di responsabilità.
    
    Le regole che Ardea, come tutte le sue compagne, apprese erano semplici. Ogni mattina prima che il sole arrivasse all’apice ci sarebbe stata la prima monta, la seconda sarebbe avvenuta al tramonto, dopo le monte le schiave avrebbero mangiato. Durante la mattina o il pomeriggio le schiave potevano gironzolare per il giardino che stava sul davanti, quello di dietro era a disposizione degli stalloni, così come la sala del primo piano era a disposizione delle schiave e quella del piano terra degli schiavi. Prima delle monte le schiave dovevano ritirarsi nelle loro camere e lavarsi. Lei stessa sarebbe passata a prenderle e le avrebbe condotte nella sala della monta. Dopo averle spiegato queste cose la sovrintendente le disse: - spogliati. – La giovane schiava obbedì e rimase nuda di fronte alla donna che si avvicinò e con gesti professionali la visitò, in piedi nel mezzo della stanza.
    
    Astra la penetrò con il dito medio e constatò che la schiava aveva perso la verginità, erano improbabili, ma non rari i casi in cui in quel luogo arrivava qualche vergine, in quelle occasioni si provvedeva immediatamente, la schiava veniva legata al letto e veniva bendata poi la sovrintendente chiamava uno stallone e la faceva ...