La baronessa zelda - capitolo 2
Data: 22/09/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Koss99
... placidamente, in apparenza con grande distacco, in verità il suo cuore batteva tumultuosamente ed era spaventata quanto le altre. Ad Ardea ritornarono in mente le parole della sua padrona il giorno prima al mercato: non deve godere. In quel momento ad Ardea sembrava altamente improbabile che una di loro potesse provare piacere, ma non aveva tempo per pensarci, dietro di loro stava succedendo qualcosa. Ardea si sentì tastare tra le gambe con poco garbo e pizzicare nell’interno delle soffici cosce. Poi quelle stesse mani le impastarono i glutei ed infine l’afferrarono per i seni, si sentì leccare sulla schiena e poi la lingua dello schiavo che scendeva tra le natiche e s’infilava tra le gambe. Sudava freddo ed era diventata rossa come un peperone maturo, cercava di mantenere la posizione, ma non poté frenare il tremolio che attraversò le sue membra. L’altra schiava accanto a sé sembrava molto più disinvolta, quasi subito cominciò a gemere ed a gustarsi quelle carezze, era la schiava di una guarnigione, ne aveva presi tanti che non si vergognava più di nulla, d’altra parte era più anziana ed era già passata da quel luogo. Poi Ardea fu penetrata e per qualche momento le sembrò di morire. Ardea aveva accolto lo stallone con un certo timore, era uno zotico che la stava trattando senza riguardo, ma non poteva sfuggirgli e dovette subire senza fiatare. Nonostante ciò lo zotico aveva delle qualità, era duro e resistente e Ardea dopo i primi colpi iniziò ad apprezzare anche i modi ...
... spicci e sgarbati dello schiavo che la stava penetrando. Senza volerlo la schiena di Ardea si inarcò ed il culo cominciò ad ondeggiare nel seguire il ritmo del trapano, infine si abbandonò al piacere. Lo schiavo conosceva quella reazione e si divertiva, ogni tanto i suoi modi ruvidi prevalevano e faceva capire alla schiava che era in suo potere, allora la mordeva sulle spalle o le strizzava le tette. Ardea reagiva prontamente, guaiva ed inarcava la schiena, ma dopo qualche istante si abbandonava di nuovo al piacere. Provò a guardare se la stessa cosa stava succedendo alla sua amica.
Rona era rimasta impassibile, solo di tanto in tanto, si mordeva le labbra e stringeva i denti, ma non seguiva lo schiavo, non fremeva e non ondeggiava sotto i colpi di maglio che lo stallone le rifilava. Ardea invece chiuse gli occhi e si godette la scopata. La sovrintendente osservava la scena ed in particolare, osservava il viso ed il corpo di Rona, ma non perdeva di vista quella giovane schiava di nome Ardea che le era piaciuta tanto. Rona era l’unica che non si dimenava e non gemeva. Eppure lo schiavo che la fotteva era il migliore della scuderia e ce la metteva tutta per farla godere, Astra ne conosceva il motivo e mentre lo stallone si disperava lei se la rideva.
La monta avvenne ogni giorno e per due volte al giorno come stabilito, il rituale era sempre lo stesso, gli stalloni si scambiarono nel ricoprire le schiave, ma per queste ultime le differenze furono di poco conto. La posizione ...