1. Il novizio 2


    Data: 23/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear

    ... fare… I vespri…” non mi ascoltava. Usava le sue mani per accarezzarsi i pettorali, prigionieri dell’attillata maglietta da lavoro che si levò in un lampo. Il torace, completamente glabro, incorniciava le due grosse ciliegie dei capezzoli. Se li strizzò mordendosi le labbra e ansimando mentre mi guardava dritto negli occhi. Velocemente si spogliò di tutto il resto. Dal cespuglio biondo del pube sballonzolava il grosso bastone che guardavo ipnotizzato.
    
    “Dai spogliati anche tu! Cosa aspetti… - come un automa iniziai a togliermi i vestiti – Stiamo per divertirci come mai in vita nostra! Altro che vespri!”
    
    Si avvicinò tanto da fare in modo che il mio petto sfiorasse il suo.
    
    In un attimo ci protendemmo l’uno verso l’altro cominciando a limonarci. Sentivo il calore della sua pelle e il sapore delle sue labbra mentre la sua lingua s’infilava nella mia gola. Sempre più giù… Così come le nostre mani birichine iniziarono ad ispezionare le rispettive parti intime.
    
    Dall’erogatore versò una generosa quantità di olio con cui iniziò a massaggiarmi: le sue mani forti accarezzarono ogni centimetro della mia pelle per poi insinuarsi, una volta fattomi girare, nel solco del mio culetto.
    
    “Mmm… Che bei cocchi sodi… - mi sussurrò massaggiandomi i glutei lanuginosi. Reclinai il capo lasciandomi baciare nell’incavo del collo mentre una mano risvegliava definitivamente il mio uccello - …E che buchetto stretto…” l’indice dell’altra mano lambiva le pieghe del mio ano, dapprima ...
    ... girandoci intorno per poi conficcarsi deciso al suo interno.
    
    Sospirai sollevando un braccio sopra la testa per cercare i suoi capelli che strinsi tra le dita mentre appoggiava il suo randello al mio didietro strusciandolo tra le chiappe.
    
    “Ora tocca a te… - e dolcemente m’invitò a riservargli lo stesso trattamento - …Mmm… Ed ora, insieme, lubrifichiamo questi gingilli…”
    
    “E poi!?”
    
    “E poi vediamo chi è più bravo a prenderli nel culo…” rispose divertito.
    
    Preparammo con attenzione e cura le sei manopole scure, slinguandoci per bene ad ogni tappa.
    
    Ripose il flacone dove l’avevo preso e, sorridendo, mi guidò a sedere.
    
    Lo guardai.
    
    “Farà…”
    
    “Male!? All’inizio temo di sì… Ma sono sicuro che poi sarà bellissimo! Dai… Iniziamo dal più piccolo!” mi incoraggiò appoggiandomi le sue mani forti sulle spalle, invitandomi a sedermi per poi prendere posto sulla sua panca.
    
    Feci un respiro profondo e cominciai a piegarmi sulle ginocchia fino a che incontrai la sommità della cappella di gomma. Mi fermai e deglutii. Scesi ancora un poco: percepii l’insolito oggetto aprire le pareti strette del mio sfintere per farsi strada verso l’interno. Lasciai che le riempisse delicatamente finché il mio culetto non toccò il tavolo di legno scuro.
    
    Non potei fare a meno di toccarmi cazzo che era più duro della superficie su cui sedevo. Mi sembrava incredibile l’effetto che quella specie di ogiva produceva all’interno della tana calda in cui l’avevo sparata. A rendere più eccitante la ...
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