1. Il novizio 2


    Data: 23/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear

    ... situazione, il fatto che la stessi condividendo praticamente con uno sconosciuto che sembrava a suo agio più di me in quell’incredibile avanzata.
    
    Gentilmente mi afferrò per il mento voltandomi verso di lui. Le lingue s’incrociarono e s’intrecciarono ancora una volta mentre smanettavamo sulle aste lucide.
    
    Si staccò dalle mie labbra e si alzò.
    
    Avanzò di qualche passo e si preparò a lasciarsi impalare dal secondo fallo.
    
    Lo seguii.
    
    Era leggermente più grande del primo e la cosa mi rese vagamente ansioso. Tuttavia, l’idea e il desiderio di arrivare in fondo a quel viaggio così eroticamente seducente, mi diedero il coraggio di lasciarmi scivolare dentro anche il nuovo picchetto con una certa disinvoltura.
    
    Al terzo piolo percepii le prime avvisaglie della resistenza che la mia rosellina opponeva alla penetrazione: l'oggetto oscuro scivolò a fatica nelle mie viscere. Il mio corpo iniziò a tremare mentre cercavo di lasciarmi invadere dalla nuova ondata di piacere che la sollecitazione della prostata provocava.
    
    Deglutimmo e sbuffammo all’unisono: evidentemente non era così facile nemmeno per Giacomo abituarsi alla presenza dentro di sé dei vari corpi estranei… Eppure anche lui, un po’ come me, ambiva ad arrivare alla meta.
    
    Chiudemmo gli occhi e lasciammo che riprendesse a giocare con l’asta dell’altro. Percorsi lentamente la sua fino in cima, lasciando che il liquido prespermatico, che il meato generosamente elargiva, si mischiasse all’olio di cui ci ...
    ... eravamo cosparsi.
    
    “Mmmm…” i sospiri divenivano sempre più affannosi e concitati.
    
    “Proseguite…” la voce che imperiosamente e improvvisamente ci ordinava di continuare costrinse me e Giacomo ad aprire gli occhi.
    
    Trasalimmo per lo stupore…
    
    Fratel Ettore ci stava aspettando alla fine del percorso.
    
    La visione di ciò che stava pochi metri avanti, mi confermò le sensazioni suscitatemi dalla rapida occhiata con cui l’avevo osservato la mattina: la ragnatela di pelo scuro rivestiva un fisico scolpito e curato in ogni sua parte.
    
    “Venite a me… - c’incitò - …C’è un premio che vi attende! Sta a voi meritarlo…” e il premio se lo stava stringendo in mano scappellandolo: dalla patta aperta dei pantaloni il suo cazzo faceva bella mostra di sé. La base larga saliva nodosa incurvandosi verso l’enorme glande viola che brillava nella penombra.
    
    Se lo lisciava con la mano dopo averci fatto sbrodolare sopra una generosa quantità di saliva, mentre con l’altra tormentava i grossi capezzoli sporgenti.
    
    Anche il penultimo palo non fu impresa facile. Per nessuno dei due. Le labbra logore del mio fiorellino, si opponevano nuovamente alla penetrazione di un uncino troppo grande per loro. Percependo la mia difficoltà nel lasciarmi sfondare dal cilindro di lattice, Giacomo portò la sua mano lubrificata, sul mio cazzo, accarezzandolo lentamente, muovendosi su e giù per il membro duro come l’acciaio.
    
    Gemetti e respirai profondamente mentre Fratel Ettore ci sorrideva sussurrandoci di non ...
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