Una calda notte di san valentino a cuba
Data: 23/09/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Spettro82
... imperdibile, ci trovavamo ad essere gli unici europei in quella che sembrava essere una balera malfamata nel suo quartiere.
Una volta entrati l'aspetto si rivelò meno peggio di quello che temevamo, la serata stava incominciando ad entrare nel vivo e seduti ai tavolacci di legno c'era una rappresentanza omogenea della popolazione locale.
Non passai sicuramente inosservata, non tanto per il mio abbigliamento succinto ma perché eravamo gli unici turisti del locale.
Carlos fece di tutto per metterci subito a nostro agio, ci invitò a sedere su di un divano ricavato dal sedile posteriore di una vecchia decapottabile americana e ci presento' suo cugino Manuel e altri due ragazzi che si presentarono al tavolo con un paio di bottiglie di rum e delle camicie sgargianti portate sbottonate sui loro petti muscolosi.
"Questi sono i miei amici della scuola di ballo, se volevo provare l'emozione della Salsa non potevi trovare ballerini migliori!"
Matteo era scomparso, i quattro cubani semplicemente lo ignoravano ed avevano occhi solo per me, come se io fossi il fuoco che illuminava quella serata e loro fossero delle splendide farfalle notturne che non potevano resistere alla tentazione di volarmi intorno mostrandomi gli sgargianti colori delle loro ali.
Il primo a portarmi in pista fu Manuel, la Salsa è un ballo sensuale e caldissimo, non si può ballare senza che il proprio trasporto si fonda con quello di chi ti tiene tra le braccia, gli concessi liberamente il mio corpo ...
... davanti a tutti, le sue mani non furono quelle di un ballerino ma quelle di un uomo che mostra alla sua donna tramite il ritmo della Salsa un esplicito messaggio sessuale.
Ritornai al tavolo visibilmente accaldata, la mia eccitazione era chiaramente visibile e ne gustai il riflesso nel sorriso compiaciuto di Matteo mentre mi passava un grosso bicchiere da cocktail pieno di coca e rum.
Finii il Cuba libre in un sorso, Carlos mi voleva e non lo feci attendere, il suo modo di ballare era meno focoso ed esplicito, ma ogni volta che i muscoli del suo corpo entravano in contatto con la mia pelle trasalivo.
L'odore di tabacco e di maschio che aveva sulla pelle mi fece desiderare che mi prendesse li in pista davanti a tutti per far capire a chiunque ci stesse guardando che ero solo sua.
Matteo evidentemente aveva piani differenti, lo vidi confabulare con Manuel al tavolo, poi mentre il giovane ballerino ci raggiungeva in pista lo vidi alzare il bicchiere con un gesto che poteva essere un brindisi, ma che in realtà era il via libera ai due muscolosi mulatti.
Carlos non cercò nemmeno di dissimulare ciò che mi avrebbero fatto, entrambi con una mano appoggiata sulle mie natiche i due mi dissero di seguirli fuori nella spiaggia deserta.
La luna sopra di noi era immensa, lasciai le scarpe dietro di me dopo pochi passi sentendo la carezza della sabbia fredda sotto i miei piedi.
I due ragazzi erano già a torso nudo, la bocca di Manuel cercò subito la mia mentre Carlos ...