1. Il Fuoco di Mezzanotte


    Data: 23/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Simone Turner

    ... ricordi?» Disse lei sorridendo comprensiva. Annuii vigorosamente, e quel ricordo inatteso mi aiutò a scaldarmi finché Massimo non tornò indietro con le nostre birre. Il Fuoco di Mezzanotte veniva acceso al tramonto del settimo giorno, la quarta settimana del sesto mese di ogni anno. Lo si teneva vivo fino alba, per omaggiare Meshk, la dea a cui era dedicato il santuario campestre a quattro chilometri dal paesino dove sono cresciuto, una dea minore della fertilità. Il Fuoco bruciava dentro un enorme braciere di bronzo, al centro esatto dell’ampio spiazzo circolare delimitato da un basso muretto a secco. Rischiarava la folla davanti al tempietto della dea, la cui effige veniva trasportata a mano in processione dal Tempio dei Cinque, giù in paese, dove passava il resto dell’anno. E lo si vegliava per tutta la notte. Uomini e donne, adulti e bambini, tutta la comunità. Un tempo lo si faceva per la fertilità dei campi, al giorno d’oggi era una scusa per stare insieme e divertirsi. Non è cambiato quasi nulla da quando ero un bambino e mi meravigliavo dei giochi di luce delle sacerdotesse che accendevano il Fuoco. Mi ritrovai a sorridere. «Forse ci dovremo andare anche oggi.» Dissi con noncuranza, purché segretamente speranzoso. Sara rise di gusto. «Non mi avvicinerò mai più ad un Fuoco di Mezzanotte con te a meno di cento metri. Non ho ancora dimenticato quella sera…» «Avevamo otto anni! Credevo l’avessi superata, ormai.» Mi unii alla sua risata, e un po’ grazie a quei ricordi ...
    ... felici un po’ per l’alcol finii per dimenticare completamente l’aria gelida delle montagne. «Pioveva e faceva ancora più freddo di oggi e TU…» disse puntando il suo indice sottile dritto al centro del mio petto, «tu, mi hai fatto credere che gli Elementali si fossero incarnati e che Terra e Acqua avrebbero distrutto il santuario con noi dentro, per punire Meshk, di essersi interposta fra noi e loro. Non la smettevo più di piangere, fu una sacerdotessa a calmarmi…» «…Si, si, lo so. Gli Elementali non torneranno perché il loro compito si è esaurito. Per questo ci sono gli dei.» «…Per questo ci sono gli dei…» Sarà terminò la frase insieme a me. Da bambini l’avevamo sentita tante volte da impararla a memoria. Secondo la Guida, un libro sacro molto antico, quando fra i primi uomini ancora poco più che animali selvaggi comparve per la prima volta la consapevolezza di sé, con essa arrivarono i cinque Elementali: Ar, la forza primordiale; Fy, il fuoco; Eth, la terra; Ys, l’aria; Ka ed Oq, l’acqua. Questi esseri onnipotenti aiutarono i nostri antenati a prosperare adattando il pianeta ai loro bisogni. Ma una volta conclusa la trasformazione compresero di essere troppo diversi e potenti per gli esseri umani, che li temevano, e così crearono gli dei, perché facessero da tramite fra noi e loro. Ma col passare del tempo gli dei sostituirono gli Elementali in ogni compito e così loro si fecero da parte, dileguandosi allo stesso modo in cui erano apparsi. Ma la Guida dice anche che torneranno, ...
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