Capitò a me
Data: 25/09/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Bellafiga64
... diventando sempre più grande,su e giù con la mano sinistra. Continuava a mordermi,con furore.
-Emma,cosa stai..?-
Mi scappellò il pisello, poi mi chinò e lo prese in bocca,iniziandolo a succhiare selvaggiamente.
All'epoca avevo un pene eretto nella media,la quella ragazza fece di tutto per averlo tutto quanto dentro la bocca.
Sentivo la sua ugola sbattere contro il mio glande,una sensazione così forte che non avevo mai avuto il piacere di provarla.
Mentre con la bocca continuava a succhiarmelo, prese le braghe dei pantaloni con le mani e li tirò giù,di scatto. Poi,mi massaggiò con le mani calde le natiche ,dapprima lentamente,come fosse un rituale,poi in modo così selvaggio da usare addirittura le unghie.
A quel punto,quando immaginai il mio sangue uscire dalla pelle,mi lasciai andare.
Presi la sue testa tra le mie mani e la spinsi con forza contro il mio cazzo eretto,lei cercava di gemere,ma non glielo permettevo,facendola restare attaccata. La sua saliva sapeva di un qualcosa di eterno,il mio seme iniziò a fuoriuscire sulle sue labbra.
Strinse le sue mani sul mio culo, vigorosamente,poi aspirò così forte che anche le mie palle sembrarono gioire davanti ad una bellissima bocca come la sua. Aspirò in uno,due,tre,quattro secondi,poi rilasciò indietro.
-Quanto ce l'hai duro- disse a bassa voce. Poi mise in bocca solamente il glande,ormai rossissimo, e iniziò a leccarselo come fosse un chupa-chups, poi usò la mano destra per spompinarmi come si ...
... deve.
Le mie mani si strinsero sulla sua testa,non so se gli faceva male,a io provavo solo piacere.
Passarono cinque,forse dieci minuti,e ancora non venivo. Lei era troppo arrapante,ma erano anni che non scopavo,quindi ero pieno di me in quel momento.
Dopo avermi masturbato col cazzo dentro la sua bocca, Emma leccò la struttura lunga del pene,tirandomi i peli coi denti.
Poi si alzò,mi prese per mano e me le tirò sotto la sua maglietta.
Gli toccai subito le tette,di cui i capezzoli erano rizzati,come torri in posizione orizzontale.
Belli,sodi,duri.
-Vieni- mi ordinò lei.
Mi tirò su i pantaloni,e per un istante pensai che era finita la festa, ma poi mi tirò vicino la macchina.
La seguì subito,lei mi fece un sorriso e si tolse la maglia. Era piatta,ma io guardavo solo quelle tette,così dure che non avrei fatto altro che toccarmi pensando a lei,negli anni successivi.
Avvicinati alla macchina,mi prese la maglia con l'intenzione di levarmela,ma lo feci da solo. A torso nudo,d'inverno,su una strada poco frequentata e soprattutto all'aperto.
Dovevo aver paura,timore,ma in realtà non me ne fregava più niente. Volevo solo vivere quel momento.
-Dai avanti,fammi sentire una porca- disse lei con quella voce maniacale.
Aveva una cintura bianca con delle borchie a piramide,se la slacciò e si abbassò il tutto,
Volevo vedergli la fica,si,ma lei invece si girò e si sdraiò sul cofano della mia macchina,mostrandomi il culo aperto e ad una posizione poco ...