Capitò a me
Data: 25/09/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Bellafiga64
... rispose.
Allora poggiai le mani sui fianchi,gli toccai le tette,oh si quanto erano belle sode,gli strizzai i capezzoli e poi,con un grande penetrata,gli venni dentro.
Orgasmai,ma mai quanto fece lei dopo. Il mio cazzo non usciva più dal suo culo,ormai era un diluvio di sperma senza sosta. Fu lei la prima a muoversi,si spinse il più indietro possibile per cercare di farmelo entrare di più. Io mi spostai,ma lei non aveva ancora finito. Si chinò e lo prese ancora in bocca,se lo leccò tutto quanto,e con le mani dalla punta del cazzo fece risalire tutte le bolle di sperma fino alla sua bocca,per poi ingoiare.
-Quant'è bono- disse lei -Adoro la tua sborra piccolo mio – mi massaggiò le palle una ad una,e per tutta risposta spruzzai un piccolo pezzo di sborra vicino ai suoi occhi.
E lei? Niente,con le dita prese lo schizzo,e se lo leccò.
-Non posso crederci che tu sia così- dissi, finendomi di massaggiare il pene ormai quasi del tutto moscio.
Lei si spostò la punta di capello biondi platino ,e si alzò i pantaloni.
-Non è niente di speciale,bello,sono solo emozioni. E io voglio roba forte,e tu me lo hai dato tutto-
Ripeto. Era ...
... inverno,ero nudo in strada,eppure il freddo non lo sentivo minimamente. Ero così eccitato,e così impegnato a pensare ad altro,che il mio cervello si era impossessato di me.
Scoparmela,scoparmela,scoparmela.
-Su,caro,andiamo ora?- disse lei dopo essersi rivestita.
Io,del tutto imbambolato, mi aggiustai il pantalone e mi caricai di nuovo in macchina,scosso ma del tutto voglioso di farmela ancora.
-Ti è piaciuto?- chiese lei maliziosamente.
-Scherzi? È stata la cosa più eccitante di tutta la mia vita-
Lei rise,con quel fascino che ti verrebbe voglia di metterglielo in bocca ancora,anche se lo hai moscio.
Partimmo con la macchina,e nessuno parlò durante il viaggio.
Fu così,arrivammo alla scuola,mi accostai per farla scendere. Ero curioso di sapere se mi avrebbe dato il suo numero.
-Allora Emma,ci vediamo?-
-Certo,al bar- e mi fece l'occhiolino.
Poi si girò per andarsene,velocemente,ma in direzione opposta alla scuola.
Abbassai il finestrino e la chiamai col clacson.
Lei si girò.
-Ehy,ma dove vai? La scuola è di la!- indicai .
-Oh scusa Andrea- disse lei con un sorriso maligno -Quella era solo una scusa- .
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