La commessa
Data: 25/09/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: marco20148
Tra un incontro e l’altro con Paola, tempi biblici ahimè, si è verificata una piacevole opportunità. Quando ne ho la possibilità e voglia scrivo, i fatti che vado a raccontare non si sviluppano in poche ore ne in una giornata, qualche volta per “andare sul sicuro” ci vuole molto tempo per concludere. Se non si concludessero non scriverei, in questo caso ho cominciato a scrivere con anticipo prima che si realizzasse un “lieto fine”, aggiungendo qualche frase alla volta, nel caso verificassero sviluppi interessanti, consapevole che se non succedesse nulla questo racconto verrebbe cestinato.
Occorre specificare: io e mia moglie veniamo da una grossa città, per questioni di risorse economiche e di voglia di fuga dallo stress abbiamo scelto di andare a vivere in zone meno popolate. Viviamo in una piccola cittadina (io la chiamerei paese, mai “concittadini” si offendono …) , siamo dei perfetti sconosciuti per i nostri compaesani, i nostri figli non frequentano le scuole dove viviamo ma in una cittadina poco più grande non molto distante. Qui svolgiamo anche i nostri lavori, siamo ben inseriti da anni, avendoci vissuto prima di avere il secondo figlio. Nel caso ci fosse un’urgenza posso andare a prendere i bambini con facilità non dovendo timbrare cartellini. In pratica, in paese ci dormiamo e passiamo il fine settimana. La spesa (nonostante il “paese” sia ben rifornito) la facciamo in “città”.
Giorno infrasettimanale suona il telefono, moglie: “ Marco, la bimba ha preso ...
... l’intestinale, siamo a casa,manca il riso. Passeresti a prenderlo insieme a patate e prosciutto cotto?”. Io:” sono sulla via di ritorno con il grande, che faccio torno indietro al super?” lei:”ma no, vai al piccolo supermarket che c’è in paese è aperto fino alle 20, per una volta … pure io non sto benissimo. Se tu ed il grande non volete riso in bianco prendetevi altro.” Io:”bene, arriviamo”
Dentro al super ci rechiamo al banco dei salumi da affettare, certo di dissuadere il grande da cibi che potrebbero ingolosire la piccola (tipo richieste di fritto misto,pizza ecc ecc ) costretta a dieta.
Voce di donna alle spalle: “ Ma … sig. Marco?...” . mi giro con la faccia interrogativa da “ma chi cazz’ è….” , non conoscendo praticamente nessuno. “oh, sig.ra XXXXX ! come sta? Tutto bene?” . Cliente, residente dove lavoro, donna sulla 60ina. “si, tutto bene grazie”.” Ho visto che ha spostato l’ufficio …”. Spiego il cambiamento lavorativo. Nel frattempo viene raggiunta da una donna che supera non di molto i trent’anni. Bella, decisamente molto, ma molto, carina. Morettina, occhi verdi,alta. Il culo un poco piatto … in pratica le ho fatto le lastre in 2 nanosecondi, l’avrò fatto perché in astinenza ? sorvoliamo. “sig. Marco le presento mia figlia, noi nonni siamo venuti al paese per il compleanno della nipote … Barbara (mi è venuto questo nome) il sig. Marco, quel signore che mi ha fatto quei lavori …”. La figlia parte decisa con il tu, e non è un problema. Fatta la presentazione si ...