La commessa
Data: 25/09/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: marco20148
... concentra l’attenzione sul mio primogenito. “Ma questo bel bimbo è suo figlio?” . il “bimbo ha 12 anni e sentirsi chiamare “bimbo” non lo rende felicissimo ma risponde con educazione (temevo le mandasse a quel paese …). La madre “ ma che bello, assomiglia tutto al papà, non si offende vero?” . non rispondo, in quel momento non saprei cosa dire, mi limito ad alzare le spalle e sorridere. Ma dopo l’affermazione molto decisa e priva di imbarazzi della figlia,“bè, quando c’è da dirlo lo si dice, ha proprio un bel papà!”, mi esce un “no, no, non preoccupatevi. Di solito i complimenti se li prende la madre ed il padre non lo considera nessuno, detto poi da due belle donne fanno decisamente molto piacere …”. La figlia insiste, scambiando lo sguardo d’intesa con la madre, “ si proprio un bel ragazzo!”. Si, ragazzo, vabbè ….Terminata la spesa al banco saluto e mi dirigo alle casse. Mio figlio mi prendeva allegramente per i fondelli, inizia a fare caso pure lui a certi comportamenti,diventa troppo grande per i miei gusti. E questo sta a significare una sola cosa. Ridiamo dell’accaduto e torniamo a casa divertiti. Passano giorni e devo tornare a fare la spesa. No, nessuna illusione di incontrare Barbara, oramai rimossa. Sul lavoro ne sento tante, ci ho fatto l’abitudine, e poi non pensiate di avere a che fare con Johnny Deep o qualche altro figo da paura, ho un aspetto piacente ma nella norma. Nel passare nelle varie corsie del piccolo supermarket paesano mi sento addosso degli occhi ...
... molto indiscreti. Non ci sono clienti ma il personale del posto. Guardo con circospezione. Una donna ed un uomo in tenuta da lavoro riempiono gli scaffali. L’uomo sulla scala, la donna,morettina, passa i prodotti mancanti. La ragazza viene richiamata dall’uomo perché distratta. Passando a qualche metro da loro sento un “ciao”. Mi giro e faccio realmente fatica a mettere a fuoco il chi fosse questa ragazza, in paese (ripeto) non conosco nessuno. Rischio la figura di m , è Barbara. “oh, scusa, ciao. Non mi aspettavo che lavorassi qui” . Convenevoli, finisco la spesa, pago ed esco. Vestita in quel modo e meno curata ho fatto realmente fatica a riconoscerla, ma era allo stesso tempo molto carina. Questa volta rimango colpito dalla decisione con la quale la tipa mi guarda. Uno sguardo che non lascia equivoci, uno a mente fredda prova a dirsi di aver frainteso, ma questa volta non ci sono molti dubbi. Fa capire le sue intenzioni. Non frequento spesso il locale, come detto faccio compere in altri posti, ma dopo questo incontro faccio in modo di andarci almeno una/due volte la settimana. Una volta c’è, due no, quando c’è il suo atteggiamento è sempre lo stesso. Quando incrocio lo sguardo lei non lo abbassa mai, sembra volere chiaramente dirmi: “quanto ti scoperei !!!”. Comincio a fare ricerche. In paese non conosco nessuno con cui poter indagare. Però è originaria della cittadina, chiedo a qualche conoscente,restando sempre sul vago,partendo dalle info sui genitori e viene fuori un ...