1. Notturno 2417


    Data: 25/09/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: valchiria96

    ... oppure oro?”- -”Perché non provi a lanciare una moneta? Lasciamo decidere alla sorte; che ne dici?”- -”No, quale sorte”- mi risponde allargandomi leggermente le chiappe. -”Non sembra che tu l’abbia usato molto questo lato vero?”- -”No Angela infatti; ma non è certo un verginello il mio culetto”- -”Peccato, speravo di poter essere io a deflorarlo; ma poco male, spetterà all’argento questa sera”- Ancora una volta, Angela, si bagno le dita di quel lubrificante profumato. Questa volta però, non si limitò solo a spalmarmelo leggermente; ma invece, affondò con il suo indice dritta nel mio culo. La sentii distintamente scivolare dentro me; mentre, poco a poco, iniziava a scoparmi dietro. Cominciai a perdermi tra i suoi affondi sempre più lunghi e veloci. I miei gemiti non tardarono ad arrivare; lievi e come piccoli respiri più intensi, uscivano indisturbati dalla mia bocca. Ad un tratto, qualcosa prese a vibrare in modo evidente e molto poco discreto. I miei umori intanto fluivano copiosi sul lenzuolo. Umori nei quali, Angela intinse quel freddo fallo metallico facendolo scorrere tra le mie grandi labbra. Già in moto, sfiorò più volte il clitoride facendomi schizzare di piacere; quel trattamento però non era riservato al mio bottoncino speciale. Dopo poco istanti, lei, ritrasse il suo dito; e con piacevole lentezza prese penetrarmi con il vibratore. Centimetro dopo centimetro, il mio buchino iniziò a rilassarsi accogliendo, quasi con gioia, quell’ospite curioso. La mia testa ...
    ... comodamente poggiata sulle mie mani che si incontravano proprio sotto la mia fronte. La mia schiena perfettamente distesa e ancora al riparo sotto la felpa. L’idea di sentirmi scopata, violata e sodomizzata da una donna quasi del tutto sconosciuta, non faceva altro che aumentare il mio desiderio; e la mia passione cresceva come anche il ritmo del mio respiro. -”Così, si; brava ragazza, godi; fammi sentire il mio piacere”- le parole di Angela si fecero intense e provocatorie. Il suo ritmo prese ad aumentare e il mio culo, ormai inerme sotto i suoi colpi, non poté fare altro che abbandonare anche l’ultima linea di difesa; aprendosi per lei e concedendole una strada del tutto in discesa. -”Sara, voglio sentirti venire, voglio vederti contorcerti dal piacere”- ogni sua parola era come una spinta verso l’inevitabile; ormai imminente, mentre la mia schiena già iniziava ad inarcarsi, riuscii solo a pronunciare poche parole. -”Sto venendo!”- solo due parole alla fine, seguite da un lungo e intenso gemito, quasi rauco ed io, incapace di soffocarlo, non potei far altro che lasciarlo andare. Un orgasmo non dei più intensi, fu dolce e meravigliosamente lungo. Angela, a sua volta,accompagnò il più grande dei miei piaceri per tutta la sua durata, continuando a scoparmi fino alla fine di quel lungo gemito. Spense infine entrambi i dispositivi lasciandoli ancora dentro di me per qualche minuto, mentre intanto, si sedette sul suo letto e prese a guardare il mio corpo. Quel ferro che sporgeva tra i ...