1. Luana - Cap.VI Bungalow bollente


    Data: 25/09/2019, Categorie: Etero Autore: VicentinoGrey, Fonte: EroticiRacconti

    Il mattino seguente Stefano si trovò morbidamente schiacciato dai seni di Marisa e Luana. Era ancora presto e gli stravizi della notte prima lo indussero a rimanere tranquillo in attesa di riprendere sonno. La giovane si alzò e andò in bagno. Tornò dopo pochi minuti e rimase a guardare il pene dell’uomo che stava riposando assieme al suo proprietario. Si accucciò a fianco del letto, si distese con il busto e lo prese in bocca per provare la sensazione di sentirlo indurirsi a poco a poco. Mai finora aveva avuto quel piacere: i ragazzi che glielo ficcavano in bocca erano sempre perennemente in tiro. Il sesso dell’uomo emanava aromi muschiati. Non se ne curò e lo succhiò teneramente. Stefano non si rese conto subito di quanto stava accadendo e, quando capì che la giovane si stava divertendo, cercò di posizionarsi per gustare meglio la fellatio mattutina. Marisa dormiva serena mentre la figlia si stava prodigando nella resurrezione del bell’addormentato. Il sesso di Stefano impiegò pochi minuti per essere delle dimensioni giuste per soddisfare le voglie di una donna e Luana non si lasciò scappare l’occasione. Era già bagnata per quell’inattesa sorpresa del risveglio del sesso dormiente e si accucciò senza problemi sul fallo eretto di Stefano. Quando fu entrato tutto, si adagiò sul corpo dell’uomo, schiacciando i suoi mastodontici seni sul petto di lui. Con la mano intanto gli accarezzava i testicoli, ridotti a due prugne secche, ma che con lo stimolo delicato dei polpastrelli ...
    ... stavano rinvigorendo. - Si sta risvegliando tutto lì sotto – sussurrò Luana – fra poco io inizio a cavalcarti. - Devi controllarti un po’ di più, monella – replicò Stefano, bisbigliando – e magari approfittare di questi momenti per cambiare gli stimoli. - Hai ragione. Aspetta che mi giro, così ti guardo meglio le gambe muscolose. - Fai piano, però. Con molta attenzione per non far oscillare il letto, Luana ruotò attorno al membro dell’uomo e gli girò le terga. Quando completò il giro e si sistemò per bene sul piolo di carne, sentì la mano di lui afferrarle i capelli e trascinarla delicatamente verso di sé. - Hai un culo fantastico – le sussurrò all’orecchio – vorrei prenderti lì. - Sai benissimo che mi fa male – ribatté con un tono appena udibile – e non mi pare il caso di dare un ulteriore dispiacere alla mamma. - Su questo non sono d’accordo. Tanto vale che dopo questa vacanza lei sappia che ha una figlia molto emancipata e priva di certi blocchi mentali. Per il dolore: non devi preoccuparti. Saprò prepararti con cura. Togliti da lì e mettiti a quattro zampe. Luana obbedì e attese che Stefano si alzasse e si posizionasse dietro di lei. Le sue mani afferrarono i suoi seni e iniziarono a massaggiarli. Ogni tanto prendeva tra le dita i capezzoli e li stringeva un po’. I fluidi iniziarono subito a lubrificare la vagina e a distendere le ali della farfalla rosea che si stagliava tra le sue gambe. L’uomo posizionò la lingua sul coccige e la frullò in quel punto, scatenando una serie ...
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