1. Luana - Cap.VI Bungalow bollente


    Data: 25/09/2019, Categorie: Etero Autore: VicentinoGrey, Fonte: EroticiRacconti

    ... Voglio stuzzicarti i capezzoli con il frenulo – dichiarò Stefano – sarebbe bene che fossero umidi. - Mamma: hai sentito? La lingua di Marisa lambì anche i grossi cerchi bruniti, facendo indurire maggiormente i due capezzoli e gemere Luana. L’uomo sfilò delicatamente il membro dal retto di Marisa, spinse delicatamente la sodomizzata in modo che si sdraiasse a fianco della figlia e posizionò il fallo tra i due grossi seni. Le prese con entrambe le mani per tenerli a stretto contatto con il proprio sesso e iniziò a muoversi tra di essi. Luana guardava rapita il fungo paonazzo che compariva a tratti tra i propri globi rosa ed emise un conturbante gemito quando Stefano passò più volte la parte inferiore del suo glande sui capezzoli fradici di saliva materna. Mugolò con passione quando le dita di lui si infilarono nella sua vagina per estrarre i preziosi umori che poi servirono per lubrificare il membro. Di nuovo lo mosse avanti e indietro, ma con più velocità. Rifece lo stesso trattamento e poi, per non doverlo ripetere, fece gocciolare un rivolo di saliva nel solco del petto. Le tette di Luana erano ormai una succursale della sua vagina, tanto era profumata di aromi sessuali e lubrificata con la saliva del maschio. Stefano non lesinò ritmo e energia nel possedere le due mammelle. I suoni che ...
    ... iniziarono a uscire dalla sua gola erano il presagio di un piacere che stava salendo, irresistibile. Marisa guardava il membro fottere le tette della figlia e allo stesso tempo spostava lo sguardo sul viso estatico del perverso amante. Accompagnato da un urlo, lo sperma schizzò potente sul viso di Luana e lo chiazzò per quattro volte, prima di irrorare la gola e i seni della ragazza. Luana, incuriosita e attratta dalla scoperta di sapori nuovi, passò un dito sulle chiazze che si allargavano sul suo volto e lo succhiò. Ripeté il gesto altre cinque volte, sotto lo sguardo ormai rassegnato di Marisa. Quando il sesso si rammollì, Stefano di spostò tra le gambe della ragazza e le aprì. Passò la lingua sulla vulva e succhiò il clitoride. Bastarono pochi minuti e mugolii di soddisfazione riempirono la stanza. L’uomo continuò crudelmente a solleticare il clitoride anche quando ormai il corpo di Luana era totalmente scosso dagli spasmi. In un impeto di bontà, smise e lasciò che la ragazza si godesse gli istanti di profondo relax che accompagnano l’atto sessuale. Marisa si sdraiò a fianco della figlia, incapace di guardarla negli occhi. Fu Stefano che riportò l’atmosfera a una dimensione casalinga. - Restate tranquille. Preparo il caffè e vado a prendere tre brioche alla crema. Stamattina la colazione la preparo io! 
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