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Una donna di pari livello mi tiene testa
Data: 25/09/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: LucasFromParis
Pari livello Prima parte: La scossa (elettrica) Avvertii la sua presenza ancor prima di vederla. Stava in piedi dietro di noi. Ci fissava con curiosità, domandandosi di certo ciò che poteva stare dietro la situazione di un insolito terzetto. Insolito tanto quando la presenza di una donna sola in un luogo così elegante. Elegante ma equivoco. Si si trovavano generalmente coppie di ogni età, assieme a una pletora di uomini soli. Non avevo mai amato gli uomini soli in questi locali e mai avrei voluto vivere questa esperienza. Alcuni erano bai ragazzi, ben tenuti. Molti altri trasandati. La nudità del luogo impediva ad abiti eleganti di celare le pance gonfie e le spalle ingobbite. In realtà ciò che mi aveva sempre disturbato era il loro atteggiamento, il loro sguardo. Si aggiravano simili a cani randagi magri ed affamanti. Seguivano speranzosi qualunque coppia si apprestasse a divertirsi sperando di essere ammessi al banchetto. O almeno che ricevere qualche briciola. Il loro modo goffo di approcciarsi tradiva insicurezza. Il timore di aver speso invano la forte somma che veniva loro richiesta per entrare si rivelava in ogni loro gesto. Pochi sapevano come porsi: questi li ammettevo volentieri nei miei giochi. Mi trovavo infatti alla reception di una nota sauna libertina. Non da solo. Mi trovavo lì in una insolita compagnia: una donna, e un uomo. La nostra presenza aveva un motivo ben preciso. Eravamo lì per far vivere a lei una esperienza intensa e forte. S era ...
... lì: bionda, un viso al contempo dolce e delicato eppur peccaminoso. Una gonna lunga e un top che lasciavano intravvedere un corpo generoso e tonico. Mi voltai una, due, tre volte. Prima in modo apparentemente casuale, e poi via via più sfacciato. Lei non distolse mai lo sguardo. Quello sguardo che esprimeva curiosità e malizia. Sentii subito che stava passando una corrente intensa; ero certo di non sbagliarmi. Ma non volevo che fretta e ingordigia, i due peccati mortali di ogni giocatore, mi inducessero a fare mosse sbagliate. Il gioco del desiderio fra sconosciuti ha regole precise. Celare il più possibile il proprio desiderio è il modo più sicuro di suscitarlo nella donna. L’attesa è la chiave. Ma non è sempre facile per un maschio, pressato dall’ancestrale e primordiale bisogno della monta Erano accadute molte cose interessanti nelle 2 ore precedenti. La signora (la chiameremo T in onore del suo luogo di origine) che ci accompagnava era giunta in treno. Il marito stava in ufficio, apparentemente impegnato nel suo lavoro quotidiano, attendeva con ansia i suoi messaggi, le sue foto i suoi video. Il marito era un vero cuck. L’aveva affidata la mio compagno di avventura, M, che a sua volta mi aveva coinvolto nella fantasia. Non era una scopata normale. Neppure un trio. Era molto di più, la realizzazione di una fantasia. La fantasia apparteneva alla coppia e noi ne eravamo i consapevoli strumenti. Per esserlo occorreva che gli uomini non fossero volgari torelli. Ma uomini ...