1. Una donna di pari livello mi tiene testa


    Data: 25/09/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: LucasFromParis

    ... Restavano quelli della classe, dell’educazione e del desiderio
    
    Raggiunsi quindi i 2 che si erano chiusi in una stanza: tutt’intorno sbarre di metallo consentivano ai numerosi presenti di godersi lo spettacolo. E che spettacolo! T aveva perso definitivamente i freni inibitorii. Nuda, si contorceva con la testa di M fra le cosce. I suoi sospiri si tramutavano rapidamente in rantoli. I rantoli in piccole grida di estasi. Il mio lato dominante prese allora il sopravvento; ero stato informato che la signora era di natura sottomessa. Ma in ogni caso mi era bastato incrociare il suo sguardo quando ci presentammo per capirlo. Senza ombra di dubbio. Iniziai a ficcarglielo in bocca con studiata cattiveria. La incitavo a parlare, ad ammettere di fronte a tutti il suo essere troia, mentre la lingua del mio amico aveva lasciato posto a un robusto cazzo che sparì rapidamente in lei. Dopo poco alzai lo sguardo, lasciandolo scorrere sulla piccola folla che si assiepava alle sbarre. Si godevano uno spettacolo eccitante e insolito perfino per quel luogo.
    
    Viola era lì. Era lì per noi. Era lì per me. Respinse con decisione qualche goffo approccio da parte dei singoli presenti. Iniziò a masturbarsi sfacciatamente. Prima in piedi. Poi alzo la gamba per esporsi completamente a noi. Di tanto in tanto si accucciava con le cosce aperte. Era magnetica e i nostri sguardi non si scollavano. Semplicemente non riuscivo a staccarmi. Avvinto. Catturato. Prigioniero. Invitai T a toccarle il seno ...
    ... attraverso le sbarre. Quanto me le sfiorai le dita. Solo le dita. Il mio piacere andava dal mio cazzo immerso nella bocca avida di T, risaliva al cervello e poi lungo il braccio fino alle dita. Da lì lungo il braccio di Viola fino alla sua figa tormentata dalle dita. Era di una intensità spaventosa. Come se stessimo scopando con il cervello.
    
    Io lo speravo; me lo aspettavo se devo essere sincero. Ma non feci alcun tentativo di invitarla a unirsi a noi. Lo fece spontaneamente quando lo decise lei ed entrò nella stanza a osservare. Il mio amico capì subito e non la disturbò. Era arrivato il mio turno di scopare T. Misi brutalmente le sue caviglie sulle mie spalle per aprirla bene. Colpi secchi risuonarono. Secchi e duri. Viola si mise dietro di me. Avvertii il suo seno sulla mia schiena, la sua bocca sulle spalle e la nuca. Le sue dita circondarono ad anello il mio cazzo che scorreva. Poi mi accarezzarono i coglioni. Infine la sua bocca su palle e buco mi mandarono in estasi pura. Raramente avevo provato sensazioni così forti. M aveva preso possesso della bocca di T e di nuovo la stavamo possedendo in contemporanea. Ma lei voleva di più. Suo marito voleva di più. Era il momento di profanarla ulteriormente. La invitai a mettersi a 4 zampe come una cagna (usai queste parole, ad alta voce, di fronte a tutti). Invitai Viola a godersi lo spettacolo ed allargare le chiappe di T. Non attendeva certo le mie indicazioni. Lo fece, la sua saliva colò sull’ano di T, ancora chiuso. La teneva ...
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