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Una donna di pari livello mi tiene testa
Data: 25/09/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: LucasFromParis
... divaricata per esporla. Con il viso a pochi cm vide il mio cazzo entrare lentamente, faticosamente. Inesorabilmente. Fino alla fine. Prima la cappella che dovette superare una resistenza flebile quanto vana. Poi di colpo cedette. Sprofondai. Infine la mano di Viola masturbò sapientemente T, procurandole un violento orgasmo tanto fisico che mentale. Avvertivo le dita di Viola ancora sfiorarmi ovunque. Avrei voluto anche il suo dito dentro; non osai chiedere. Ci ricomponemmo per una pausa. Poche frasi e Viola si allontanò. Misteriosa come era venuta. Parte Seconda: La Violenza Era il momento di fare una pausa. La bellezza del luogo risiedeva anche nel fatto di consentire sia la trasgressione che il relax. Alternare momenti di estasi a pause. Il eravamo peraltro affamati tutti e 3. T era ormai conquistata dal luogo e travolta dalle emozioni che aveva vissuto. Ci mettemmo quindi a chiacchierare amabilmente e mangiammo. M però ricordava bene l’imperativo di far partecipare il cuck alle nostre emozioni. Nei locali libertini era ovviamente proibito riprendere o filmare. Ma gli spogliatoi sembravano una zona franca dal divieto. O perlomeno questa fu l’interpretazione che il regista ne diede. T si sedette sulle panche. Mentre M riprendeva avvicinai nuovamente il cazzo al suo viso. Era ancora mezzo rilassato, ma voglioso di riprendersi. Il calore della bocca di M produsse l’atteso miracolo. Dopo pochi istanti era un palo di carne rigido che invadeva le sue labbra di nuovo. ...
... Vedevo bene il lavoro della lingua, e avvertivo il fondo della sua gola mentre di tanto in tanto mi spingevo al limite. La telecamera era li a pochi centimetri e riprendeva tutto. Poi scambiammo i posti. Iniziai io a riprendere, mentre M godeva di quella deliziosa, morbida e proibita carezza. Un suo gesto con la mano, destinato a chi avrebbe ricevuto quel nuovo video, era inequivocabile: cornuto. Felice di esserlo. Felice di vedere la sua moglie così troia. T e M avevano prenotato un massaggio di coppia. Li attenevano due massaggiatori in una saletta riservata. Io avrei aspettato fuori. Nell’ampio salone centrale. Andai a bancone, suonai il campanello. Si materializzò all’improvviso alle mie spalle, come una fantasma. Era bionda. Era bella. Era naturalmente Viola. Il cuore mi diceva che c’era ancora dell’altro in serbo per me quel pomeriggio incandescente. Attendemmo i nostri caffè, poi ci sedemmo fianco a fianco sui divanetti. L’incendio riprese subito, come braci accese da un vento improvviso. C’eravamo solo lei ed io. Avevo scordato tutto. Era decisa a giocare con me, mi sentivo mentalmente sfidato. Come se volesse capire di che pasta fossi fatto. La sfida mi stava letteralmente inebriando. Non mi spaventava affatto. La adoravo quella sfida. Ed ero pronto a raccoglierla. Forse a vincerla. Non mi lusingò mai in modo banale. Anzi, respinse con fermezza il tentativo che feci. Commisi forse l’unica debolezza dell’intera giornata. Le chiesi un contatto per poterla rivedere. ...