1. Creature della notte - 2


    Data: 28/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad

    ... chiudi gli occhi.”, e gli poggiò sulle palpebre la punta delle dita, facendo un passo indietro.
    
    Appena non sentì più niente, Rino spalancò gli occhi, ma il vampiro era scomparso. Si guardò attorno con un senso di ansia, ma l’oscurità velava ogni cosa nella sua coltre buia. Allora si tirò su le mutande, si sistemò i jeans e si avviò verso casa, non senza continuare a guardarsi attorno.
    
    Celato in un folto di cespugli, il vampiro lo vide allontanarsi.
    
    “Ruberei la luna, perché tu m’amassi…”, sospirò con un indicibile senso di struggimento.
    
    E quando l’altro scomparve in lontananza, prese pure lui la via di casa, svicolando per alcune stradine di campagna, buie e deserte.
    
    Giunto nel suo appartamento, Rino si spogliò e si sedette sul water, rimirando fra le mani le sue mutande, fradicie sul retro degli umori vampireschi che gli erano colati fuori dal buco del culo. Spinto da un impulso inspiegabile, annusò la grossa macchia di bagnato: l’odore pungente della sborra gli fece arricciare il naso con un senso di fastidio.
    
    Ma non le buttò via, rimase invece a lungo assorto, strusciando tra l’indice e il pollice il tessuto viscido e appiccicoso. Quella era la prova inconfutabile che era successo veramente. Perché proprio a me?, si chiese interdetto per l’ennesima volta. Mi ha cercato lui o sono capitato sul posto sbagliato al momento sbagliato? Comunque fosse, ormai l’irreparabile era successo…
    
    Nel giro di ventiquattr’ore, com’era cambiata la sua vita! Un ragazzo ...
    ... come tanti, fino all’altra sera, irreprensibile e sfigato, ma ancora con qualche sogno nel cassetto, adesso non era altro che un povero derelitto! Violentato per strada e… amante di un vampiro!
    
    Amante… Rino rabbrividì: su una cosa ormai non aveva più dubbi: il vampiro era innamorato di lui e non lo avrebbe lasciato in pace. E se mi entra in casa?
    
    A quel pensiero, il giovane saltò su e corse a controllare e sprangare tutte le finestre, nonostante il caldo afoso dell’appartamento. Ma ha detto che può mutarsi in nebbia… allora può scivolare sotto le porte… nei buchi della serratura…
    
    Rino si raggelò, ricordando all’improvviso la scena di un film che aveva visto anni addietro. Volle convincersi che erano tutte cazzate, ma la forza di antichi terrori ebbe la meglio e lui si accasciò sulla sponda del letto, si prese la testa fra le mani e scoppiò a piangere. Perché proprio a me? Angosciosa domanda a cui non esiste risposta.
    
    L’emozione d’un tratto lo sopraffece e Rino si raggomitolò fra le lenzuola scomposte, addormentandosi all’istante.
    
    Si svegliò la mattina dopo, sporco e col cazzo duro. Si alzò. Ecco a voi la puttana del vampiro, si disse amaramente, guardandosi allo specchio. Cosa ci troverà in me, poi… L’uccello gli si era intanto ammosciato e gli era passata pure la voglia di farsi una sega; allora fece la doccia e si apprestò a iniziare la giornata.
    
    La sera successiva, Rino scese dal tram determinato a resistere: che lo mordesse pure il vampiro, che gli ...