1. Creature della notte - 2


    Data: 28/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad

    ... succhiasse tutto il sangue e lo uccidesse, ma lui non gli avrebbe più permesso di violarlo… non gli avrebbe più permesso di infangare la sua virilità.
    
    Si avviò per la strada, stringendo i pugni, quasi a sottolineare la sua determinazione. Avanzava agguerrito passo dopo passo… Stavolta non glielo permetterò… e intanto si guardava furtivamente intorno per cogliere il minimo movimento. Ma la strada rimaneva deserta e silenziosa.: nessun guizzo nelle tenebre, nessun fruscio… nessuna nebbia sottile attorno alle sue gambe…
    
    Ormai era quasi arrivato a casa. Si sentì prendere dal sollievo, anche se un fondo di delusione gi lasciava un sentore amaro nella bocca… Rallentò il passo… Poi si fermò e si voltò indietro a scrutare la strada alle sue spalle: non c’era nessuno! E meno male che sono troppo bello… si disse con una punta di rammarico. Tornò ad avviarsi verso casa.
    
    “Mi stavi cercando, vero?”
    
    Rino fece un balzo, trovandoselo d’un tratto davanti a neanche mezzo metro.
    
    “Ma cazzo! – sbottò – E’ mai possibile che devi farmi sempre paura?”
    
    “Sono un vampiro! – ridacchiò l’altro – Devo cogliere di sorpresa le mie prede! Mi stavi cercando, vero?”, ripeté.
    
    “No! – gli tenne il broncio Rino – Volevo assicurarmi che stasera mi lasciavi in pace, finalmente!”
    
    Il vampiro scoppiò a ridere di cuore.
    
    “Che sciocco!”, mormorò abbracciandolo.
    
    Il giovane sentì vacillare tutta la sua determinazione e quando l’altro accostò le labbra per dargli un bacio, gli sembrò come di ...
    ... dover ricambiare l’abbraccio, ma solo il pensiero lo precipitò nell’imbarazzo più profondo.
    
    “Vieni”, gli bisbigliò poi l’amante infernale, conducendolo in un angolo riparato, dove si accinse a infangare di nuovo l’onore e la virilità del povero giovane.
    
    Il quale povero giovane, ad essere sinceri, subì stavolta con evidente minor dispiacere lo slinguazzo preliminare e con altrettanto minor disagio il successivo sbertucciamento dell’ano. Al punto che quando, svuotati gaudiosamente i vampireschi serbatoi, il violentatore ritrasse l’arma, la vittima si ritrovò con un’incipiente, quanto involontaria erezione tra le gambe.
    
    “Guarda, guarda…”, ghignò il vampiro, appena se ne accorse, e subito gli si accosciò davanti, raccolse nel palmo della mano lo sprovveduto pisello e lo coccolò con una slinguatina sul taglietto bagnato.
    
    La reazione fu fulminea e del tutto inaspettata: il nerchio di Rino saettò ad un turgore tale, da proiettargli il glande completamente fuori dal prepuzio; cosa a cui l’immonda creatura non seppe o non poté resistere: dischiuse infatti le labbra e con un risucchio estasiato lo accolse nel caldo amplesso della sua bocca.
    
    Il giovane gemette per la sorpresa, ma soprattutto per la goduria che quella lingua gli procurava, svirgolandogli frenetica attorno alla cappella. Rabbrividì e si contorse, allorché la punta aguzza di un canino gli graffiò la mucosa delicata, e sguaiolò fuori controllo, quando il piacere gli esplose nelle palle contratte e la sua sborra ...