1. Sono il bull di mia mamma 5


    Data: 28/09/2019, Categorie: Incesti Autore: PirataCuoreGranata, Fonte: EroticiRacconti

    Arrivati a destinazione a mio padre fu assegnata una stanza, lo accompagnammo, poi salutammo e partimmo per il ritorno. Dopo una quarantina di chilometri trovammo un albergo, dove prendemmo una camera matrimoniale, anche se ero stanco del viaggio riuscii a soddisfare mamma tre volte, poi mi addormentai. Il mattino seguente, mi svegliai con mamma, che mi succhiava il cazzo, appena mi vide aprire gli occhi mi disse: “Ben svegliato tesoro, ora se sei in forma voglio che mi distruggi” “Certo, poi andiamo a casa e facciamo le valigie andiamo sei giorni al mare in luna di miele!” “Allora fai in fretta a scoparmi, voglio godermi la nostra luna di miele” La scopai per due ore, poi subito a casa, fatte le valigie ci recammo in Liguria, dove trovammo una pensioncina a conduzione famigliare, vedendo lo stesso cognome, ci chiesero se eravamo marito e moglie. “Si!” dissi. C’erano pochi pensionanti, ci dettero una camera tranquilla, dove non saremmo stati disturbati e non avremo disturbato nessuno. Appena preso possesso della stanza, mamma mi saltò addosso, dicendo: “Adesso maritino mio, devi soddisfare la tua sposina” I primi due giorni scendemmo solo per cenare e pranzare, il resto della giornata lo passammo a letto, dal terzo al sesto giorno il pomeriggio andammo a passeggiare sulla battigia, tenendoci per mano, baciandoci di tanto in tanto. Il settimo giorno tornammo da papà, la sera percorremmo i 300 Km e tornammo a casa, appena entrati in casa mamma disse: “Non vedo l’ora di ...
    ... andare a letto, sono così stanca” “Ok mamma, vai pure, io guardo un po’ di TV” “Ma amore non vuoi curare la mia stanchezza?” “E come mamma?” “Ma su caro, ho bisogno di una bella razione di cazzo!” “Vengo subito!” Andammo a letto, fino al mattino alle 5,00 ci amammo. Il mattino dopo, andai in azienda per vedere se c’erano problematiche, incontrai il principale, che mi chiese notizie di mio padre. Spigai dell’intervento subito, che ora si trovava in riabilitazione a 300 km di distanza, aggiunsi anche, che mia madre era molto provata, se non c’era bisogno della mia presenza, sarei stato assente per tutto il periodo della degenza di papà. Il principale parlò col direttore, dopodiché mi dissero di prendermi tutto il tempo, che mi serviva. Tornato a casa per scherzare dissi serio a mia madre: “Mamma da domani devo tornare al lavoro, non mi hanno concesso altri giorni!” “Uffa! Uffa! E come faccio io?” “Come fai tu cosa?” “Ma amore, come faccio senza di te!” “Mamma prepara la valigia, ti porto nella pensione della settimana scorsa” “No resto a casa! Almeno la sera, mi fai compagnia!” “Mamma prepara la valigia!” nel dirlo mi sono allontanato e ho preparato il mio trolley, poi tornando in sala trovai mamma ammusonita sul divano. Era seduta con i piedi scalzi appoggiati sul divano, tenendosi le ginocchia appoggiate ai seni con le braccia, il seno nudo faceva capolino dalla camicia sbottonata, nella posizione che si trovava si vedeva la sorca alla quale incominciavano a sputare alcuni peli ...
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