Tagliati fuori
Data: 29/09/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FinnTanner
... distrattamente il grosso cazzo.
Intanto il ragazzo era riuscito abilmente a liberarsi dalla stretta della guardia, eppure non provò nemmeno a scappare. «Non sono un ladro,» disse raddrizzando la schiena. «Non stavo rubando nulla, quell’uomo mi ha…»
Indicava il tenente Nardi, che se ne stava in ombra, un poco in disparte rispetto al gruppo.
«Sei un succhiacazzi impertinente,» lo interruppe la guardia ferita più nell’orgoglio che dal morso del ragazzo. «Ti insegnerò io a portare rispetto per i tuoi superiori e anche come succhiare un cazzo. A suon di pugni.» Disse alzando la mano e preparandosi a colpirlo sul volto.
Il ragazzo non si ritrasse e questo non fece altro che aumentare la furia della guardia.
«Guardiamarina,» lo ammonii con voce ferma facendomi infine avanti.
Tutti rimasero pietrificati sul posto, la guardia non osò nemmeno abbassare il braccio. All’improvviso avevo cinque paia di occhi che mi fissavano, ma i miei non si erano staccati un’attimo da quelli del tenente Nardi, che azzardò un passo indietro, con l’intenzione di dileguarsi nell’ombra delle poche casse nella stiva. Lo fulminai e riuscii quasi a scorgere dietro i suoi occhi i pensieri vorticare nella sua testa, mentre cercava una scusa che giustificasse l’intera situazione.
«Comandante,» scattarono sull’attenti le guardie. In pochi secondi il cazzo di quella al centro si era rattrappito tanto da sembrare che volesse nascondersi all’interno del suo corpo.
«Comandante,» disse il ...
... tenente Nardi facendo del suo meglio per nascondersi nell’ombra. «Abbiamo catturato un cl… »
Gli intimai di tacere con il gesto di una mano. Le sue scuse forse avrebbero avuto più efficacia se non fosse stato mezzo nudo in una stiva di carico inutilizzata. Ma adesso avrebbe avuto tutto il tempo per trovare una giustificazione accettabile.
«Guardie, scortate il tenente Nardi in cella, poi farete rapporto al vostro caporeparto. Sono sicuro troverà un modo migliore di impiegare il vostro tempo.»
«Sissignore,» scattarono nuovamente sull’attenti tutte e tre i guardiamarina, senza neanche provare a replicare.
«Ma signore, comandante Gasco, io stavo…» L’ufficiale farfugliava.
«Tenente Nardi,» pronunciai la parola tenente con un certo disgusto, interrompendolo bruscamente. «Sono certo che avrà una spiegazione per tutto questo e sarò lieto di sentirla se e quando lo riterrò più opportuno. È tutto per ora.»
L’ufficiale riaprì la bocca per replicare ma non ne uscì alcun suono e alla fine abbassò il capo in silenzio. Meno di un minuto dopo le guardie lo scortarono fuori dalla stiva, senza che sollevasse più lo sguardo dal pavimento.
Durante il breve scambio con i miei uomini, il ragazzo sconosciuto era rimasto immobile e in silenzio, scosso solo da qualche brivido dato che era rimasto a petto nudo nel freddo della stiva. Eppure non fece nulla per coprirsi, ne si ritrasse quando mi avvicinai a lui con passo misurato.
Gli girai intorno, osservandolo per la prima volta da ...