1. La disperazione del mister p.1


    Data: 29/09/2019, Categorie: Sentimentali Autore: Lucido De Lirio

    ... Sei la … - … mia disperazione! Fecero tutte in coro e scoppiarono in una gran risata. Finalmente fecero la doccia. Mentre si rivestivano mi comunicarono una decisione che avevano appena preso. - mister, abbiamo deciso che se vinciamo il torneo, farai la doccia con noi! - ah no! Lo avete deciso voi, mica io … - lo vogliamo. Devi accettare. Sarà una motivazione in più. - beh, siamo realisti. È difficile. Ci sono almeno un paio di squadre in grado di suonarcele. - lo sappiamo. Per questo devi motivarci. È o non è il tuo ruolo? - e fare la doccia con voi sarebbe una buona motivazione? - altro che! dai, mister, non fare l’ingenuo, ormai l’avrai capito che siamo tutte, chi più chi meno, delle porcelline. - ragazze … accidenti a voi … in che situazione mi volete cacciare … vabbè, ne riparliamo poi … La sera, a casa, dopo diverse telefonate, trovai Paola disponibile. Alla fine se ne accorse e mi rimproverò contrariata: - Senti, Lucio: so di non essere l’unica scopamica che hai, e va bene. Ma che tu mi chiami perché un’altra ti ha dato buca e mi scopi al posto suo, pensando a lei, no! Questo non va bene. Mi sono sentita usata come una prostituta. La prossima volta fammi il favore di chiamarmi solo se hai davvero voglia di me! Che dirle? Che non era una sola ma erano dieci? (anche se una più delle altre)? Che non mi avevano dato buca ma ero io ad averle etichettate come intoccabili? A che sarebbe servito? Le chiesi scusa, la ringraziai per volermi ancora come amico e le promisi ...
    ... quello che aveva chiesto. L’argomento doccia non fu più discusso fino all’ultima giornata. Incredibilmente avevamo un punto di vantaggio sulla seconda che affrontavamo, guarda caso, proprio in quella partita. Ci bastava un pareggio per vincere il torneo. Ma non era nella nostra filosofia, avevo sempre predicato che in campo si va solo per vincere. Prima di iniziare cercai nuovamente di caricarle. - dai, ragazze. Mettetecela tutta! Siete forti. Nessuno ci credeva eppure siamo qui, ad un passo. Elisa ricordò allora la promessa, che io non avevo fatto ma che loro ritenevano ottenuta. - certo, mister. E con la motivazione “speciale” che ci hai dato, nessuno ci fa paura. - Elisa, non dici mica quella cosa della doccia? Io non ho promesso. - hai detto ne riparliamo e ne stiamo riparlando. Noi siamo decise. Sta a te. - Elisa, non farmi essere cattivo. Vuoi provocarmi? Bene! Posso anche accettare. Ma ti tengo in panchina. Così poi vediamo se lo vincete davvero sto cavolo di torneo. Ero imbufalito. Mai ero arrivato a simili livelli. Perdere di proposito una partita mi ripugnava. Ma tenni duro e misi Elisa in panca. Le avversarie gioirono quando se ne accorsero. Le altre conigliette si impegnarono allo spasimo. Elisa era nera. Ce l’aveva con me. Incoraggiava le compagne e mi guardava male, mentre io restavo seduto, freddo e apatico. Il primo tempo finì con un due a due che in verità ci stava anche stretto, per come avevano giocato bene. Elisa mi guardò soddisfatta e mi disse - vaffanculo, ...
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