1. ICVM |9| Il Passato e il Futuro


    Data: 30/09/2019, Categorie: pulp, Autore: Leliste

    ... da giorni. Evitava come la peste gli altri coinquilini. Per fortuna Elizabeth era sempre rintanata nella sua stanza e non si faceva mai vedere, ma lo stesso non si poteva dire degli altri. Si riduceva ad andare in bagno la notte e comprare cibo pronto per evitare di stare in cucina a preparare. Perché si era ridotta così? A chi doveva chiedere aiuto? Perché doveva essere sempre lei la donna forte? Erano questi, i pensieri che le frullavano ormai da giorni nella testa. Sarebbe stato più semplice trasferirsi. D'improvviso, ricevette un SMS. Vai in cucina e aspettami lì.- -Via del Mirto 46, Cucina- John rimase interdetto. Fissava il cellulare senza capire chi avesse inviato quel messaggio. D'un tratto la vide. Alex uscì dalla sua stanza. Incrociarono gli sguardi. John la salutò in modo vago. Lei rispose fredda con una smorfia del viso. “Hai inviato tu l'sms?” Chiese lei. “No. Credevo l'avessi fatto tu.” rispose lui. Si sedette accanto a lui. Rimasero in silenzio per almeno due minuti. Dopodiché John parlò. “Mi dispiace.” Alex rimase in silenzio, ad ascoltare. “Non avrei dovuto fuggire da te in quel modo. Ho evidentemente un grosso problema con le relazioni.” “No.” rispose Alex. “...No?” chiese John. “Tu sei bravo con le relazioni. Molto bravo. Alcune le tieni a galla da anni senza troppi problemi. Me ne sono resa conto.” disse lei. “Intendi dire che...” “Oh si. Vi ho visti, sai?” disse lei. John rimase impietrito, non sapeva come rispondere. Chiuse gli occhi. Falle capire ...
    ... attraverso un semplice gesto che qualcuno ci tiene davvero, si ripeteva in testa. Trasse un profondo sospiro. Dopodiché, col cuore in mano, parlò. “Io e Kate siamo stati amici. Forse potremmo dire amanti, in un certo qual senso. Io e Kate non abbiamo mai concluso un rapporto. Non una sola volta. Mai.” Alex rimase in silenzio, ad ascoltare. “Ciò che c'era tra me e lei è stata una forte intesa. Una bella intesa. Ci eravamo persi nel corso degli anni e ci siamo ritrovati casualmente ripensando ad alcuni ricordi di estati passate. Erano ricordi felici, legati ad un passato che non ritorna. Questa casa ogni tanto sembra una prigione. Uno spazio chiuso che ci separa dal nulla al cui interno avviene la nostra vita, come se fossimo personaggi di qualche strano romanzo ermetico. Avevo dimenticato cosa fosse il passato. Vivevo il mio presente frenetico con apatia e tristezza. Mi sentivo bloccato in un ruolo che non mi appartiene. Avevo perso la bussola. Kate mi ha permesso di ricordare. E ricordare, cara Alex, è sempre stata la cosa più bella che io sia mai riuscito a provare.” John aveva gli occhi gonfi, pieni di lacrime. Nel pronunciare quelle esatte parole, si sentì confuso, affranto. Era come se il resto del mondo, oltre le pareti di quell'appartamento, avesse smesso di esistere. Si sentiva come in una bolla. Svuotato della propria stessa esistenza. In quell'istante ebbe la sensazione di essere qualcun altro. Non provava certe emozioni da tanto tempo. Alex lo guardava sconvolta. Il cuore ...
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